L’Aquila. Sono quattordici, tra personalità del mondo della magistratura, delle Forze dell’ordine, del giornalismo e dell’associazionismo, i premiati della XXXII edizione del Premio Nazionale Paolo Borsellino, organizzato dal Comune dell’Aquila con la collaborazione dell’associazione Società Civile.
Donne e uomini impegnati quotidianamente nella difesa della legalità, della giustizia, nella lotta al bullismo hanno ricevuto il riconoscimento nella cerimonia finale della manifestazione che si è svolta presso il Ridotto del Teatro Comunale dell’Aquila “V. Antonellini”.
“La legalità rende migliori le nostre comunità e le nostre vite che vale la pena di vivere fino in fondo. Come Amministrazione continueremo a essere a fianco dell’associazione Società Civile e del Premio, una manifestazione di altissimo valore sociale, una delle cose più belle che abbiamo messo in campo negli ultimi anni nella nostra città. Per noi è un privilegio assoluto parlare di legalità con i giovani e ospitare all’Aquila chi, in prima persona, è stato di esempio e ha avuto il coraggio di cambiare un sistema malato attraverso l’impegno, sociale, civile, politico. Mi piace ricordare che il mondo si cambia con gli esempi, non con le parole. E oggi abbiamo raccontato di magistrati impegnati in prima linea, di donne che hanno il coraggio di denunciare la violenza, di forze dell’ordine che si battono contro la criminalità ogni giorno, di madri che hanno trasformato il dolore per la perdita tragica di un figlio in attivismo contro il bullismo, come nel caso di Daniela Di Maggio. Esempio che, ne sono sicuro, i nostri giovani sapranno comprendere e dai quali sapranno trarre il giusto insegnamento per vivere ispirati dalla cultura della legalità” così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, rivolgendosi alla platea di ragazzi del Ridotto del teatro.
Di seguito l’elenco dei premiati, declinati nelle diverse categorie.
Legalità: Vittorio Pisani, Capo della Polizia e direttore generale della pubblica sicurezza. Ha coordinato la cattura di diversi capi camorra, tra i quali Antonio Iovine e Michele Zagaria; Ludovico Vaccaro, attualmente Procuratore capo di Foggia, ha dovuto fronteggiare l’ondata di violenza che ha coinvolto il territorio tra agguati mortali, bombe agli imprenditori che non pagano il pizzo e comuni sciolti per infiltrazioni mafiose; Marcello Viola, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano. Ha lavorato con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, tirocinante con il giudice Rocco Chinnici.
Impegno civile: Alessandra Accardo, poliziotta, testimone della Campagna contro la violenza sulle donne.
Bullismo: Daniela Di Maggio, Madre di Giovanbattista Cutolo, conosciuto come Giogiò, il 24enne musicista ucciso a Piazza del Municipio a Napoli.
Impegno sociale: Banda Rulli Frulli, una banda di inclusione, che dà a tutti e tutte l’opportunità di sentirsi accolti e valorizzati. Una banda dove ognuno partecipa suonando strumenti inventati, costruiti e colorati insieme. Dal 2010 Banda Rulli Frulli è un sogno che diventa realtà, un progetto pensato e ideato da Federico Alberghini all’interno della Fondazione Scuola di Musica Carlo & Guglielmo Andreoli in convenzione con il servizio NPIA di Mirandola. Rurabilandia: Fattoria didattica e sociale che costruisce percorsi didattici ed educativi per bambini e ragazzi con disabilità.
Libri: Francesca Fagnani, è una giornalista, scrittrice e conduttrice televisiva italiana. Divenuta nota al grande pubblico per la conduzione della trasmissione Belve, nel corso della sua carriera si è occupata di giornalismo d’inchiesta riguardo alla mafia italiana, alla criminalità organizzata e alle carceri minorili sia su testate giornalistiche e televisive.
Giornalismo: Giacinto Pinto, nuovo caporedattore cronaca del Tg1. Un riconoscimento alla sua carriera nel mondo del giornalismo. Giacinto ha raccontato molti dei più importanti casi di cronaca italiani degli ultimi anni fino alla cattura del boss di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro; Toni Mirra, giornalista e componente del comitato scientifico del bimestrale di Libera “Lavialibera”. È caporedattore e inviato speciale della redazione romana di Avvenire.
Fotografia: Toni Gentile, fotoreporter italiano. Nei primi anni della sua carriera ha raccontato con le proprie immagini l’attacco stragista della mafia contro lo Stato, fotografando le stragi di Capaci e di via D’Amelio nelle quali rimasero uccisi Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e gli uomini delle loro scorte. Sua è la straordinaria fotografia che tutti conoscono e che è diventata un’icona della storia italiana contemporanea: l’immagine è quella di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che parlano in confidenza.
Ambiente: Enrico Fontana, responsabile dell’Osservatorio nazionale Ambiente e Legalità di Legambiente, giornalista, cura dalla prima edizione del 1994 il “Rapporto Ecomafia”, dedicato al ruolo delle mafie nel più ampio fenomeno di aggressione criminale all’ambiente e alle proposte per la tutela penale delle risorse naturali, la salute delle persone e la buona economia.
Memoria: Nicola Francesco Catanese, caposcorta di Paolo Borsellino, che cambiò turno il giorno della Strage di Via D’Amelio; Dario Falvo, entrò in Polizia a 20 anni come agente ausiliario, fu parte della scorta a Giovanni Falcone. Dopo l’attentato nel ’92 è rimasto in Polizia, trasmette ai giovani i segreti del mestiere.