Avezzano. Una lunga discussione per confrontarsi e cogliere nuove idee sul futuro della scuola Corradini. Questo è stato il succo dell’incontro organizzato ieri al castello Orsini dal capo gruppo del Pd, Giuseppe Di Pangrazio e da un comitato organizzatore. Il project financing messo in campo dall’amministrazione comunale per le scuole Corradini-Fermi non convince storici, politici ed esponenti del mondo della cultura, che ieri si sono incontrati in uno dei luoghi simbolo della città per fare il punto della situazione. La prima idea sul futuro delle scuole Corradini è stata presentata proprio dal consigliere Di Pangrazio. Per il capo gruppo del Pd “serve un progetto più ampio di rivalutazione del centro che non comprenda solo la scuola Corradini, ma tutta l’area. Al centro di questo grande disegno, al quale il Pd vuole dare il proprio contributo, ci devono essere i servizi e i cittadini”. Hanno espresso il loro parere sul progetto dell’amministrazione, che doveva essere rappresentata dal sindaco Antonio Floris assente per altri impegni, e hanno lanciato altre idee lo storico, Giovan Battista Pitoni, l’architetto Pasquale Conti, l’ex presidente di Confindustria, Donato Lombardi, l’avvocato Alfredo Retico, il direttore della Cna, Pasquale Cavasinni, il consigliere, Fabrizio Amatilli, l’ingegnere Giovanni De Pratti, l’avvocato Herbert Simone e il responsabile dell’archeoclub Umberto Irti. Critica la dirigente scolastica delle scuole Corradini, Paola Di Gennaro, secondo la quale “invece di costruire un nuovo edificio si dovrebbero investire fondi per la sicurezza delle scuole Corradini”.