Avezzano. Il consigliere comunale Roberto Verdecchia interviene sulla vicenda dell’impianto a biogass e chiede all’azienda che sta realizzando la centrale spiegazioni. “Non può passare inosservata la procedure abilitativa semplificata (c.d. P.A.S.) relativa ad un impianto di biogas della potenza di 999 KW ubicato in località Pollaiolo, e più precisamente in strada Ferrario in pieno fucino all’interno di terreni agricoli”, ha spiegato Verdecchia, “l’attività prodromica posta in essere dalla attuale azienda agricola BIORE 01 s.r.l., precedentemente denominata BIOMASS REFEEL s.r.l., è stata osservata già dal settimo settore della città di Avezzano in data 24 febbraio, attraverso la convocazione della conferenza dei servizi e con risposta del responsabile del servizio datata 26 aprile. Tale circostanza, la dice lunga sul comportamento posto in essere dalla pregressa amministrazione che dovrà trovare oggi uno sbarramento necessario sulla presunta energia rinnovabile che si intende realizzare nel Fucino attraverso l’utilizzo del trinciato di mais e degli scarti agroindustriali. Sia nel programma elettorale, sia nel programma di mandato, la nostra amministrazione ha inteso vigilare sugli impianti delle c.d. a biomasse “tali da compromettere” vocazioni agricole del comprensorio. Ciò che si chiede, è di essere pubblicamente posti a conoscenza dalla società di quanto frettolosamente si sta realizzando nell’indicata località, dove avverrà l’approvvigionamento della biomassa, se il progetto prevede in futuro il c.d. cumulo di altri progetti. Ciò che più importa, è conoscere se è stato effettuato uno studio fattuale sulla localizzazione dell’area in relazione al piano energetico della Regione Abruzzo e se lo stesso ricade su un piano regionale paesistico sottoposto ed allargato a vincoli ambientali della riserva naturale del monte Salviano, in relazione alle ultime modifiche effettuate dalla passata amministrazione (c.d. aree naturali protette). E come se non bastasse, gli imprenditori che lavorano spediti nella realizzazione dell’opera attraverso una nota e seria ditta di Celano, ci dovranno rendere edotti sull’incidenza e sullo smaltimento dei rifiuti prodotti e riconducibili all’opificio quando andrà in pieno regime; sulle emissioni nell’atmosfera dell’impianto di combustione stante la già contaminata area industriale ove lo stesso sorge ( Cartiera, Micron e quant’altro ); sulla presenza o meno di una pericolosità inerente il piano di assetto idrogeologico ed in particolare per ciò che riguarda l’utilizzo finale della c.d. percolazione della biomassa in stoccaggio e di tutti i rifiuti sia solidi che liquidi, chiarendo dove gli stessi verranno sversati. Tutto ciò, senza per nulla dimenticare l’incidenza delle immissioni rumorose e maleodoranti che ricadranno sul luogo dell’insediamento. Non solo i cittadini vogliono sapere ma noi amministratori tutti, sia essi di maggioranza che minoranza vogliamo essere informati di ciò che si sta realizzando sulla nostra terra e soprattutto se, costruire impianti di produzione di energia elettrica da biogas leggermente inferiore a l Mw (l’attuale è di 999 Kw), comporta secondo la legislazione della Regione Abruzzo, un automatismo teso a bypassare ogni diritto da parte delle amministrazioni locali su cui detti insediamenti sorgano. Che l’attuale società BIORE01 ar.l. ci venga a riferire”.