Celano. Ancora tre date, per partecipare all’entusiasmante spettacolo “Le stanze del tempo”, la realizzazione del Teatro Lanciavicchio, che andrà in scena questa sera martedì 20 agosto al Castello Piccolomini di Celano. E in replica domani mercoledì 21 agosto e infine giovedì 29 agosto. La data di oggi è già sold out quindi è possibile acquistare biglietti solo per domani e per il 29.
Lo spettacolo della rassegna “History Trekking” coinvolgerà il pubblico, diviso in piccoli gruppi, che passerà da una stanza all’altra, in un viaggio che restituirà tempi, luoghi e personaggi della storia del Prosciugamento del Fucino, un tempo il terzo lago d’Italia per estensione.
“Al centro dello spettacolo itinerante, storie e memorie del prosciugamento del Lago Fucino: una delle maggiori opere di ingegneria idraulica mai realizzate, che sarà raccontata dalle mille voci che intorno al lago vissero o lavorarono, lo venerarono come fluido dio o lo prosciugarono fino all’ultima goccia”, racconta Antonio Silvagni, che ne ha curato la regia insieme a Stefania Evandro, “una governante accoglie il pubblico e lo prepara al viaggio attraverso corridoi e stanze. A piccoli gruppi gli spettatori attraversano spazi e insieme memorie, scandite da tempi diversi e complementari.
Alle storie del lago e degli dei che lo abitavano, si alterneranno quelle del ‘grande seccatore’ Torlonia e della sua famiglia. E le ambizioni dell’imperatore Claudio. Con la più grande naumachia di tutti i tempi realizzata nel 52 d.C. con 100 navi e 19.000 schiavi.
Ma i traghettatori del viaggio nelle stanze del tempo, quelli che nelle stanze hanno voce per raccontare, non sono né imperatori e nemmeno i principi che vollero e diressero i lavori: sono figure tra il reale e l’immaginario, rappresentanti di un’umanità vasta e perduta insieme a divinità minori; sono coloro che l’opera l’hanno realizzata oppure subìta, che hanno toccato con le loro mani l’acqua e poi la terra. Ma non sono stati mai padroni né dell’una né dell’altra.
Operai scavatori, semidei scivolati via dal mondo insieme alle acque del lago, camerieri e maggiordomi di casa Torlonia, custodi del fuoco: voci, immagini e personaggi di un lago che non c’è più si muovono tra le mura di un’antica residenza, come eco profonda di un tempo remoto ancora presente.
Una memoria collettiva scandita da un tempo frammentato e rimodulato, ogni volta diverso a ogni passaggio di stanza. Un viaggio che restituisce l’immagine di un Abruzzo arcaico eppure al centro di profondi processi di innovazione. Una terra spesso distante dalla percezione emotiva dei più. Una terra che a volte è straordinariamente potente, in grado di trasformarsi, in cerca di nuovi equilibri, insieme al bisogno sempre più maturo di conoscenza del passato. Un passato a tratti presente ma ancora intangibile”.
Ideazione, drammaturgia e testo sono di Stefania Evandro. Con Cristina Cartone, Stefania Evandro, Paola Munzi, Alberto Santucci, Rita Scognamiglio e Giacomo Vallozza. Musicisti: Giuseppe Morgante, Alex Ricci, Germana Rossi e Giancarlo Tozzi. Regia: Stefania Evandro e Antonio Silvagni. Lo spettacolo è realizzato in memoria di Raffaele Degni.
Il ciclo di spettacoli è realizzato dalla compagnia teatrale Lanciavicchio, promosso dal Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo, Musei Archeologici Nazionali di Chieti – Direzione Regionale Musei Nazionali Abruzzo e la collaborazione della direttrice del Castello di Celano, Marina Nuovo.