Avezzano. Se n’è andato in punta di piedi: il 26 luglio, venerdì scorso, lo scrittore Roberto Agostinone, a quasi 97 anni, ha salutato per sempre la sua terra, gli amici, i nipoti ai quali era legato da affetto immenso. Nato il 3 agosto del 1927 ad Avezzano, dove è vissuto, Agostinone è stato impiegato all’allora “Ente Fucino”, dove ha lavorato con passione e serietà; una dedizione che gli valse, nel 1988, il titolo di Cavaliere.
Il “cantore della Marsica”, tenente, amante della lettura ed estimatore della montagna, solare e di grande inventiva, divenne scrittore tardivamente, dando modo a questa sua attitudine di concretizzarsi brillantemente; la sua prima opera a 90 anni quando imparò, da 0, per l’occasione, ad utilizzare il computer. L’autore di “Marsica, Storie della mia terra” e di “Nonno, raccontami.. Diario di una vita”, è ricordato dai nipoti come un “nonno speciale, buono e generoso, che lascia una vastissima eredità costellata da numerose belle storie; sue le tante “battute”, accompagnate da importanti lezioni di vita che ha impartito ai piccoli di casa”; la nipote Annalisa evidenzia la figura del nonno Roberto come quella di una persona schietta, innamorata della vita.
Una guida fondamentale, un “affetto legato alle consuetudini del focolare”, un marsicano verace. L’educazione, la gestualità misurata hanno fatto di Roberto Agostinone un uomo d’altri tempi; la scrittura certa e guizzante hanno forgiato un “Signore della Cultura” che non dimenticheremo.