Celano. Paura nel centro storico di Celano, per un incendio divampato all’interno dell’area conosciuta come “Cava Bonarrote”, in via San Ferrante. Le fiamme sono arrivate vicinissime alle abitazioni, provocando apprensione nei residenti.
Sono stati proprio i cittadini a dare l’allarme e sono stati loro i primi ad intervenire per cercare di domare le fiamme, che per via delle alte temperature e anche del vento, hanno preso subito vigore, espandendosi velocemente.
Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco del distaccamento di Avezzano, supportati nelle azioni di spegnimento dai volontari di protezione civile del gruppo di Trasacco e di Pratola Peligna.
Per tutto il tempo le aree interessate dall’incendio e tutte le strade adiacenti sono state presidiate dagli agenti di polizia locale di Celano. Sul posto anche dei tecnici comunali.
Il degrado in cui versa il centro storico di Celano, da anni ormai, è sotto gli occhi di tutti. Discariche abusive a cielo aperto, decine e decine di ruderi abbandonati accessibili ai disperati pieni di materassi sporchi, immondizia, bottiglie spaccate: Degrado che convive quotidianamente con la presenza di numerosi b&b che spuntano come funghi, a ridosso delle vecchie mura di quella che una volta era la cittadella medievale.
“Queste sono aree che andrebbero interdette al passaggio”, dicono i residenti di via Aia Capoccia, ancora con gli abiti sporchi, “qui non bisogna parlare solo dell’incendio ma anche di quello che sarebbe potuto accadere se non fossimo intervenuti noi per primi”.
Di notte le stradine del centro storico sono a passaggio continuo di migranti, che si nascondono tra un rudere e un altro. E non sono i migranti che coltivano le terre del Fucino e che alle cinque del mattino partono con i furgoni verso le terre della piana ma sono quelli che di mestiere spacciano. Sotto gli occhi di ragazzini residenti, di anziani e anche di cittadini normalissimi che ora vogliono che finalmente qualcuno li ascolti.
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“Dopo 40 anni”, dice una donna di via Muranuove, “qui hanno asfaltato. Perché c’erano le elezioni comunali però”. “I proprietari di queste terre lasciano non solo vegetazione e sterpaglie, covi di insetti e vipere ma anche bottiglie e sporcizia di ogni tipo. L’area se è proprietà privata va chiusa. No che di notte passano su e giù e si nascondono tra le case abbandonate e anche pericolose”, dice un altro residente.
Le operazioni di bonifica sono andate avanti per tutta la sera. Alcuni focolai sono stati trovati proprio all’interno di ruderi difficilmente raggiungibili dai soccorritori. Durante le operazioni di spegnimento si sono uditi scoppi spaventosi: erano le bottiglie di vetro abbandonate.
Alcune persone del posto, che abitano in via San Ferrante, hanno raggiunto i vicini negozi e hanno comprato casse d’acqua minerale, per offrirla a chi ha domato l’incendio. “Temiamo che le fiamme possano ripartire nei punti più nascosti”, dice un ragazzo che ha partecipato allo spegnimento, “speriamo di no. Ma quello che è successo oggi ci preoccupa molto. Per l’ennesima volta”.
UNO DEI SERVIZI DI MARSICALIVE SUL DEGRADO DEL CENTRO STORICO DI CELANO