Pereto. Eccezionale partecipazione alla Seconda Edizione di “Pereto Borgo della Musica” che si è svolta sabato 22 giugno. L’amministrazione comunale si è detta fiera di questa manifestazione presentata dal Presidente Alessandro Grossi a nome dell’Associazione Culturale Musicale “Corrado Iannola” diretta dal M° Michela Grossi.
È proprio a loro che si è rivolta la speaker dell’evento Anastasia Iannola ringraziando tutti gli sponsor e le associazioni per il grande impegno profuso. Il Sindaco Giacinto Sciò, assente per impegni presi precedentemente, ha inviato il suo messaggio per evidenziare la lungimiranza del progetto che si rivolge ai giovani avvicinandoli alla musica e assicurando la continuità dell’evento. Alessandro Veralli che si è fatto portavoce dell’amministrazione ha affermato “La musica quale linguaggio universale, svolge un ruolo fondamentale nella vita di ciascuno di noi. È simbolo di libertà, un’espressione dei nostri sentimenti ed emozioni, un veicolo di messaggi formativi e un potente mezzo di socializzazione”. Durante la manifestazione, come avvenuto lo scorso anno con la scultura donata dai fratelli Paolo e Marco Eboli, il Borgo di Pereto si è arricchito di un’altra opera donata questa volta dalla Società Aisico, dall’ingegnere Stefano Calamani e Ottavia Calamani. L’evento è proseguito con il concerto dell’Italian Brass Band diretta dal M° Giuseppe Saggio, ospiti speciali Filippo Cangiamilo e Gianluca Grosso nella spettacolare cornice di Piazza Maccafani dove al termine dell’esibizione il Vice Sindaco Alessandro Ippoliti ha voluto ringraziare tutti per lo spettacolo di alta qualità di cui tutti gli ospiti hanno potuto godere. Ultima tappa dell’evento Piazza Don Angelo Penna dove oltre ad ammirare lo splendido panorama si è assistito all’esibizione della Scuola di Fisarmoniche di Pereto dirette dal maestro Giovanni Fantozzi e si è mangiato in allegria grazie alla perfetta organizzazione della Pro Loco di Pereto guidata dal Presidente Paolo Meuti. “Dove si leva un canto, puoi ben sostare, i malvagi non ebbero mai canzone” (Goethe).