Avezzano. Ad Avezzano la presentazione del libro sull’amore di Angelo Pellegrino, l’autore: “Impariamo a vincere sconfitte e delusioni. riconnettendosi al nostro Io più umano”.
Si intitola “Non appendere il cuore al chiodo” e verrà presentato lunedì 13 maggio, in città. L’evento di presentazione è patrocinato dal Comune di Avezzano. L’autore, Angelo Pellegrino: “Ad una società che corre troppo veloce e che, spesso, non si ferma a guardare ho voluto raccontare le piccole cose buone del mondo. Questo libro nasce come messaggio di forza e resilienza”. Continuare a credere nella felicità e nella possibilità di trovare il proprio posto nel mondo, adatto e confortevole. Parte da questo messaggio il nuovo libro dell’avezzanese Angelo Pellegrino, giornalista e scrittore, dal titolo di “NON APPENDERE IL CUORE AL CHIODO”, edito dalla casa editrice abruzzese Masciulli Edizioni. Con il patrocinio del Comune di Avezzano, il volume, una raccolta di poesie sulle varie fasi dell’amore, dell’innamoramento e della costruzione di un atteggiamento positivo per annientare ogni forma di delusione, verrà presentato, in anteprima, lunedì 13 maggio, presso la Sala “Irti” della città.
Alla presentazione, parteciperà, oltre all’autore, anche il sindaco, Giovanni Di Pangrazio, il professor Antonio Masci, curatore della prefazione, la professoressa Patrizia Marziale, curatrice della postfazione, e l’editore, Alessio Masciulli. Componimenti poetici e riflessioni sullo stato attuale delle emozioni: nel libro, realtà e desideri si intrecciano. “Ho voluto raccontare l’importanza del restare umani di fronte alle difficoltà e alle delusioni della vita. – spiega l’autore, che ringrazia l’amministrazione comunale – Ci sono, infatti, sempre nuove opportunità per trovare l’amore, che è un rischio che vale la pena correre”. Il titolo stesso è stato voluto fortemente da Angelo Pellegrino perché ripropone un’espressione che presenta un significato anche più letterale. “In passato, – aggiunge lo scrittore, nato e residente nella Marsica dal 1953 – i chiodi venivano usati per appendere gli oggetti alle pareti; appendere il cuore al chiodo rappresenta, quindi, il voler mettere da parte i propri sentimenti, rinunciando all’amore per proteggersi dal dolore. Un atteggiamento assolutamente nocivo, che, oggi, non è più necessario adottare, poiché esistono molti modi diversi e più sani per affrontare le delusioni amorose. Ho scritto questo libro perché sono innamorato dell’amore”. L’autore, direttore di Associazioni di imprese del settore alimentare e di enti della bilateralità delle aziende di panificazione, ha all’attivo numerose pubblicazioni e ha ottenuto, nel corso degli anni, riconoscimenti prestigiosi e menzioni speciali per i suoi lavori artistici, tutti basati sul potere immaginifico delle parole.
Comunicato stampa