Avezzano. Settanta firme per dire no al progetto di chiusura del centro cittadino. A sottoscrivere la petizione sono stati i commercianti delle strade limitrofe a piazza Risorgimento per dire no alla chiusura al traffico del tratto iniziale di corso della Libertà, per il quale è già stato approvato lo studio di fattibilità, e no alla creazione dell’area pedonale nel tratto di strada dall’incrocio tra corso della Libertà e via Corradini fino all’altezza di via Monsignor Bagnoli come da progetto dell’architetto Giovanni Rebecchini con arredi, illuminazioni e pensiline.
Nella lettera inviata al sindaco, Gianni Di Pangrazio, gli esercenti sottolineano di essere “imprenditori e datori di lavoro, che non svolgono attività per passatempo, ma che anzi rappresentano famiglie la cui quotidianità dipende dal frutto del loro lavoro. Proprio sul mondo del commercio sono pesate negli anni le conseguenze di modifiche al tessuto urbano, rivelatesi errate o comunque dannose per le nostre attività: prima tra tutti la concessione senza criterio di licenze per nuovi super e ipermercati, l’anello veloce, la copertura di piazza del mercato e la pista ciclabile. Potremmo già elencare quanti danni o chiusure di attività hanno prodotto tali decisioni”. I commercianti hanno ricordato anche che “dalle esperienze di tante altre città scaturisce un elenco di risultati mai univoci, anzi essi mostrano con crudezza quanti errori possono essere commessi nell’atto di varare provvedimenti di questo genere”. Dopo la contrarietà già espressa nei mesi scorsi da Gianni Napoleone, referente del comitato delle attività storiche del centro di Avezzano, sono arrivate anche le firme per dare forza alla voce dei commercianti. “Ci sembra opportuno accompagnare queste nostre riflessioni con le firme di titolari di 70 attività commerciali che rappresentano la quasi totalità di quelle esistenti e consultate nel centro città, con oltre 300 dipendenti e relative famiglie, quindi una delle più importanti forze lavoro della zona”, hanno scritto nella lettera, “desideriamo affermare la nostra netta contrarietà a ogni forma di chiusura permanente al traffico, fermo restando l’indiscusso gradimento ad abbellire e valorizzare la nostra città. Chiediamo all’amministrazione un nuovo incontro affinchè si possa tener conto del lavoro di oltre 300 famiglie che da svariati decenni operano nel centro di Avezzano”.