L’Aquila. “L’Abruzzo e il Molise di nuovo insieme non è una provocazione e neppure un’idea peregrina: è un progetto importante da elaborare con scrupolo, serietà e sensibilità”. Eliseo Iannini, architetto aquilano e imprenditore del settore edile e metalmeccanico, candidato per Forza Italia alle imminenti elezioni Europee, circoscrizione Meridionale, presta molta attenzione alle voci dei territori. Proprio ascoltando le istanze delle popolazioni ha messo nell’agenda del candidato la riunificazione delle due regioni, che si sono divise nel 1963.
“Da aquilano e abruzzese conosco bene questa vicenda. Il fatto che a Isernia abbiano avviato una raccolta di firme allo scopo di indire un referendum per accorpare l’intera provincia all’Abruzzo è sintomatico di un pensiero che si è radicato in una parte della popolazione”, spiega Iannini. “Pensiero che serpeggia anche in altre zone del Molise. Al di là degli aspetti giuridici, delle parole da utilizzare al meglio per evitare fraintendimenti, credo che la politica sia chiamata ad affrontare la materia tenendo un profilo alto e con spirito costruttivo per il bene dei molisani e degli abruzzesi. Partiamo dai numeri: l’Abruzzo è una regione scarsamente abitata, ha poco più di 1.270.000 residenti, e negli ultimi anni ha riscoperto il problema dell’emigrazione, specie dei giovani.
Il Molise ha appena 290mila residenti ed è assillato almeno quanto l’Abruzzo dal tema dell’emigrazione. Entrambe le regioni, inoltre, hanno le maggiori criticità nelle aree interne, malgrado l’innegabile bellezza paesaggistica e le potenzialità legate al turismo, anche quello definito di ritorno, cioè dei molisani e degli abruzzesi andati via per motivi di lavoro ma ancora legati alla loro terra. Insieme, Abruzzo e Molise avrebbero un peso specifico superiore, quello di quasi 1.600mila abitanti, quindi più delle Marche e della Liguria, da far pesare a Roma e da sfruttare al meglio in qualità di macroregione cerniera tra il nord e il sud Italia, ponte ideale verso i Balcani. Ci sono tre esempi virtuosi da tenere a mente: l’Emilia Romagna, Il Trentino Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia. Tra molisani e abruzzesi, inoltre, non c’è rivalità esacerbata e, anche se il campanile tenderà ad avere maggior peso man mano che si andrà avanti nel progetto, non potrà rappresentare un vero problema”, continua l’architetto, per il quale “l’esperienza abruzzese della Nuova Pescara, che unendo Pescara, Montesilvano e Spoltore rappresenta la più importante fusione di comuni d’Europa, è uno dei tanti punti di riferimento in tema di aggregazione”. “Molise e Abruzzo insieme, ribadisco, è un progetto importante da elaborare con scrupolo e sensibilità, partendo dal dialogo con le persone, dato che la spinta è partita proprio da loro”, conclude Iannini.