Pescina. Le risposte attese dal gruppo di opposizione non sono arrivate, ma in compenso è stata annunciata la convocazione di un consiglio comunale. È scoppiato un vero e proprio caso a Pescina dopo le dimissioni dell’assessore Roberta Cococcia. L’amministrazione comunale Zauri ha perso un altro pezzo e per il gruppo di opposizione dovrebbe chiarire come stanno le cose.
“Siamo increduli e a dir poco sconcertati per l’ennesima mancanza di stile e rispetto nel rapporto
democratico e dialettico tra maggioranza e minoranza. Vengono violate le più elementari regole di
democrazia”, hanno spiegato dall’opposizione, “alla formale richiesta di accesso agli atti, ai sensi dell’art. 22, della Legge n. 241/1990, prot. n. 3047 del 21.03.2024, inoltrata per chiedere che ci vengano messe a disposizione le lettere che contengono le motivazioni che hanno portato alle dimissioni i consiglieri comunali di maggioranza e la presidente del Centro Studi Silone, anziché avere la risposta che ci saremmo aspettati, ci è stato risposto in questo modo, riportiamo lo screenshot della risposta che rende ancora più l’idea”.
Nessuna firma apposta, nessuna intestazione. Completa mancanza di rispetto del “galateo
Istituzionale”. Crediamo fermamente che questa non sia opera degli uffici del nostro Ente gestiti da personale
qualificato, ma di chi ha paura di far conoscere all’esterno quanto è grave la spaccatura che è
all’interno di questa compagine amministrativa. Le regole si rispettano”.