Avezzano. In tempi di tagli sfrenati alla Sanità, di proteste e di sacrifici di pazienti e cittadini per la chiusura di ospedali e servizi, la Asl di Avezzano Sulmona L’Aquila nomina otto dirigenti con altrettanti stipendi ben remunerati, per guidare le Unità operative complesse che si occuperanno di aspetti amministrativi e non clinici. A lanciare l’allarme per una situazione che sta facendo gridare allo scandalo le parti sociali è stato il segretario marsicano della Cisl Sanità, Giuseppe Capoccitti, che già in passato si era occupato di questioni legate agli sprechi. Secondo Capoccitti, “questo atto della Asl va in controtendenza con la linea portata avanti dallo stesso commissario sulla determinazione del numero delle Unità operative complesse”. Si tratta di un provvedimento firmato da manager della Asl, Giancarlo Silveri, del direttore amministrativo Paolo Gentile e dal direttore sanitario Libero Colitti. Per Capoccitti, “il rischio è quello di vanificare il processo di riqualificazione del sistema sanitario abruzzese con ripercussioni negative sull’assistenza e sugli operatori del comparto”. I dirigenti di cui si parla nel provvedimento del 13 agosto 2012, che ora è al vaglio del commissario Gianni Chiodi pronto ad approvare o meno il piano aziendale, sono Mauro Antonello Tursini, Francesco Dalla Montà, Giampiero Di Cesare, Paolo Spaziani, Dino Piccari, Fausto De Santis, Fabrizio Andreassi e Maria Clara Fiorenza. Per far funzionare le unità sarà necessario il relativo personale che, ovviamente, anch’esso non lavorerà gratis.