Avezzano. Si trasmette attraverso l’ingestione di cibi contaminati che però non presentano alcuna alterazione alla vista o all’olfatto perché il batterio non riesce subito a iniziare il suo ciclo metabolico. Ma se si è contaminati si hanno prima dolori addominali, aerofagia e un sapore in bocca di “uova marce”, e successivamente vomito, dolori articolari, crampi, febbre, allucinazioni e diarrea alternata a stitichezza. E’ la salmonellosi, causata dai batteri Escherichia Coli e della salmonella, riscontrata da accurati e ripetuti esami eseguiti nelle acque del fosso “La Raffia” dall’Agenzia regionale per la tutela dell’Ambiente (Arta). Il sindaco, Gianni Di Pangrazio, dopo i risultati delle analisi emerse dal fosso a valle del depuratore di Magliano dei Marsi, ha reso pubblica un’ordinanza con il divieto di usare l’acqua per irrigare le colture e di utilizzarla per scopi zootecnici. Si tratta solo di una precauzione e gli esperti chiariscono che non c’è nessun motivo di allarmarsi visto che non ci sono stati né contagi, né casi accertati. L’ordinanza è in vigore già da ieri pomeriggio. I controlli per evitare che l’acqua venga utilizzata fino al cessato allarme saranno eseguiti secondo l’ordinanza dalla polizia locale di Avezzano, dalla polizia provinciale, dalla Forestale e dai carabinieri, oltre che dalla Asl e dal Consorzio acquedottistico.