Tagliacozzo. “Non c’è alcuna comunicazione ufficiale al Comune ma gli uffici stanno già monitorando la situazione sospendendo il servizio provvisoriamente”. Si difende così il sindaco di Tagliacozzo, Maurizio Di Marco Testa, dopo le accuse dei consiglieri comunali di opposizione, Roberto Giovagnorio e Alfonso Gargano, riguardo alla posizione assunta dal Comune sulla vicenda portata alla luce dalla guardia di finanza di Mondovì (Cuneo). Tra i truffati secondo la Procura, ci sarebbe anche il comune di Tagliacozzo. Secondo l’opposizione, “a tutt’oggi la ditta accusata scarica ancora gasolio per le necessità comunali”. L’opposizione si chiede come mai “il sindaco non provvede ancora alla revoca dell’appalto”. Il sindaco Di Marco Testa replica sostenendo che «il Comune non ha ancora ricevuto alcun atto ufficiale e le uniche notizie emerse al riguardo sono quelle di stampa. L’amministrazione non ha ancora incaricato dei legali perché ancora non ci sono i presupposti e poiché la costituzione di parte civile può avvenire fino a prima dell’inizio del dibattimento”. Il sindaco ha rivelato, però che “si sta monitorando la situazione tramite gli uffici comunali e solo se ne ricorreranno le necessità l’amministrazione si costituirà parte civile”. Ha assicurato, inoltre, che “gli uffici hanno preparato la determina di sospensione del servizio proprio per accertare la situazione”. La presunta organizzazione che consegnava meno gasolio di quanto previsto è stata scoperta ai primi di giugno e aveva portato la Procura di Mondovì quando sono state emessi otto ordini di custodia cautelare, poi annullati dal tribunale della libertà. Ora si attende l’inizio del processo.