Cappadocia. Lo ricordano tutti così, con le mani dietro la schiena mentre passeggia per le strade di Camporotondo. Nella località turistica di Cappadocia dove Mario Rosci, storico imprenditore marsicano scomparso il 6 novembre dello scorso anno dopo una lunga malattia, d’ora in poi sarà sempre presente.
La sua famiglia, infatti, che da anni gestisce diverse attività ricettive a Camporotondo e nella frazione di Petrella Liri, ha deciso di ricordarlo a un anno dalla sua scomparsa dedicandogli una vera e propria opera d’arte. Si tratta di un mosaico realizzato da un architetto con 300 pezzetti di legno. Il legno di quegli alberi che circondano Camporotondo dove Rosci ha vissuto tutta la sua vita.
L’inaugurazione si è tenuta sabato mattina alla presenza del vescovo della diocesi dei Marsi, monsignor Giovanni Massaro, del parroco don Renato, della moglie Maria Pia, dei figli Valentina, Sara e William e poi di tanti amici, rappresentanti istituzionali e persone comuni che conoscevano l’imprenditore e lo stimavano per la sua dinamicità.
L’opera d’arte è stata realizzata sul muro esterno della sua attività ricettiva e lo ritrae proprio mentre guarda il panorama davanti a se. Un gesto che Rosci compiva quotidianamente.