Avezzano. Doveva scattare ieri sera il fermo alla produzione nello stabilimento Micron di Avezzano e invece, per motivi non chiari, è stato anticipato di 24 ore e i lavoratori che si trovavano in fabbrica si sono ritrovati senza nulla da fare. Questo atteggiamento, per il segretario della Fim-Cisl, Antonello Tangredi, è sintomo di disorganizzazione interna e desta una certa preoccupazione. “Lo spin off del Fab marsicano era previsto per la notte a cavallo tra il 12 ed il 13 agosto”, ha spiegato Tangredi, “in realtà la produzione si è fermata con ben 24 ore di anticipo rispetto alla data concordata dalla direzione aziendale con la Rsu di stabilimento, ed il tutto ha provocato non solo gravi disagi agli operatori ed ai tecnici della clean-room che, si sono ritrovati sul posto di lavoro senza nulla da fare, ma ha anche destato non pochi dubbi e perplessità, la complessiva gestione del fermo totale dell’azienda da parte dei managers che, spesso, si sono ritrovati a prendere delle decisioni in maniera del tutto casuale, dettate per lo più dall’istinto individuale che dal raziocinio industriale/professionale”. A preoccupare inoltre il segretario della Fim-Cisl è il futuro produttivo del sito sul quale ci sono ancora molti punti interrogativi. “La ripresa delle attività produttive previste intorno al 20 agosto sarà accompagnata da una serie di dubbi”, ha concluso Tangredi, “i piani futuri delle commesse per i sensori d’immagine diramati da Aptina per i prossimi tre mesi dovrebbero riuscire a coprire soltanto una parte minima della linea di produzione (ca. 4500/5000 wafers/settimana), quindi ben lontani dai 7000/8000 dichiarati dal direttore di stabilimento Riccardo Martorelli e da Sergio Galbiati nei Meeting svolti a luglio, sia all’Aquila che a Monza. A questo punto il futuro lavorativo dello stabilimento avezzanese si fa sempre più scuro ed incerto, con alle porte una probabile cassa integrazione seguita da una cessione, tutta ancora da decifrare, che potrebbe ridimensionare in maniera preoccupante e devastante l’economia di un intera provincia e regione”.