Avezzano. “Il gruppo consiliare regionale di Fratelli d’Italia esprime grande soddisfazione per i risultati raggiunti dal presidente della Regione, Marco Marsilio, e dall’assessore al ramo, Nicoletta Verì, nel campo dell’edilizia sanitaria, anche con l’avvio concreto del nuovo ospedale di Avezzano. Finalmente sorgerà una struttura attesa da decenni, per un investimento di 119 milioni di euro, con 245 posti letto, all’avanguardia e antisismica.
La Marsica ed i marsicani lo auspicavano da anni e abbiamo mantenuto l’impegno, così come avevamo garantito nel nostro programma di governo. Nella scorsa seduta del consiglio regionale è stata anche deliberata la compartecipazione della Regione al fine di poter avviare immediatamente la gara d’appalto. Ora bisognerà attendere quattro mesi per la relativa procedura di gara, poi si darà il via alla realizzazione dell’opera che necessiterà di circa tre anni e mezzo di lavori per poter vedere operativo il nuovo ospedale nel 2029”. Lo afferma il capogruppo FdI in Consiglio regionale d’Abruzzo, Massimo Verrecchia.
“La nuova rete ospedaliera, gli investimenti nelle infrastrutture e l’avvio di importanti interventi per affrontare e sanare le vulnerabilità edilizie segnano un’inversione di rotta nelle politiche sanitarie, impressa dal governo Meloni a livello nazionale e dalla Regione Abruzzo sin dall’inizio della legislatura. Il nuovo ospedale di Avezzano si inserisce in questo solco, che abbiamo tracciato insieme al presidente Marsilio in anni di impegno per il reperimento delle risorse, le progettazioni e le realizzazioni”.
Così il senatore di Fratelli d’Italia Guido Liris, che non ha potuto partecipare alla presentazione del progetto del nuovo nosocomio perché impegnato in aula per il voto al cosiddetto decreto Caivano, “provvedimento importante per l’educazione e la cultura della legalità, soprattutto tra i giovani”.
“L’ospedale di Avezzano rappresenta da anni un ‘tallone d’Achille’ della sanità regionale, per cui la nuova struttura contribuirà ad accrescere la qualità del servizio non solo nei confronti della comunità locale e della Asl provinciale, ma dell’intera regione”, aggiunge.
“Il progetto”, rileva poi il senatore, “si inserisce nella più ampia visione di rafforzamento della sanità territoriale che vogliamo perseguire e rappresenta una risposta alle necessità delle aree interne, che prima di ogni narrazione romantica hanno bisogno di servizi e infrastrutture per arginare lo spopolamento”.
“Un cambio di passo evidente anche dalle fonti di finanziamento: questa classe dirigente non solo è riuscita a sbloccare fondi fermi da decenni, ma a differenza della precedente giunta regionale che prevedeva un partenariato pubblico-privato, la attuale è riuscita a ottenere che l’opera fosse finanziata interamente con fondi pubblici”.