Marsicaland è il nome del nuovo festival diffuso dell’agroalimentare marsicano: partito dal basso da un’idea delle associazioni di categoria locali, ha dapprima incontrato il sostegno dell’amministrazione del comune di Avezzano, e poi di tutta una serie di attori del mondo produttivo ed istituzionale regionale. Per la prima presentazione ufficiale (una seconda conferenza è prevista ad Avezzano il prossimo 11 novembre) è stata scelta la bellissima Sala Cavour del Palazzo dell’Agricoltura a Roma, raramente così gremita. Una dichiarazione di intenti chiara, che fa capire come le ambizioni e le aspettative su questo progetto siano altissime. Marsicaland sarà un evento diffuso nel tempo e nello spazio. Non coinvolgerà solo il comune di Avezzano, ma avrà diversi appuntamenti nei borghi marsicani che vorranno essere partecipi dell’iniziativa. Durerà da ora fino a maggio, quando culminerà in una tre giorni che accenderà i riflettori sulle eccellenze territoriali e sulle bellezze storiche, architettoniche e paesaggistiche della Marsica. Un calendario di eventi fittissimo, che si pone l’obiettivo di interessare un pubblico trasversale, non solo di appassionati di prodotti agroalimentari.
Dopo il saluto d’apertura del “padrone di casa” Luigi D’Eramo, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Agricoltura, ha preso la parola Emanuele Imprudente, V.Presidente Giunta Regionale e Assessore Agricoltura Regione Abruzzo: “ Il progetto – di cui l’ARAP è il soggetto attuatore – è inserito all’interno di un processo di internazionalizzazione che ambisce a promuovere il brand Abruzzo e ad esportarlo in tutto il mondo. Abbiamo rimesso al centro l’agricoltura della Marsica, fatta da tantissime aziende agricole, grandi e piccole, che rappresentano l’identità di questo territorio. Con questo progetto si vuole ricostruire un’identità forte che sarà il volano per l’expò del futuro delle nostre eccellenze agroalimentari e turistiche”. “Il Fucino rappresenta il 30% dell’intero PIL agroalimentare abruzzese“, ha infatti ricordato Antonio Morgante, Direttore Generale ARAP Abruzzo, “ed è un tassello importante che mancava in quel percorso di internazionalizzazione di cui parlava l’Assessore Imprudente. Valorizzando il Fucino, valorizziamo tutto il settore economico e sociale regionale”.
Dopo il ringraziamento di Giovanni Di Pangrazio, Sindaco di Avezzano, che ha elogiato l’impegno e la coesione di tutto il team di lavoro, auspicando che “come ci sono tanti festival famosi in tutta Italia, in futuro si parlerà del festival della Marsica”, e quello di Lucilla Lilli, Presidente del GAL Marsica, che ha ricordato come il GAL ha dato fin da subito la disponibilità a coordinare con la regione le azioni e gli interventi locali, per promuovere le eccellenze agroalimentari del territorio, è stata la volta di Giuliano Montaldi, Coordinatore artistico del Festival, che ha ricordato come si è giunti all’avvio del progetto: “L’idea del festival nasce dalle associazioni di categoria locali, che hanno sempre cercato i mezzi per promuovere il territorio in cui si trovano ad operare. Se è vero che il Fucino è l’unico vero motore economico, sociale e culturale, perché non destinarlo anche ad una ricettività turistica ed enogastronomica? In tal senso, il valore aggiunto di visibilità e produttività degli eventi festivalieri è riconosciuto. Si tratta, quindi, di un’iniziativa che è partita dal basso, dalle attività produttive del territorio, e che è stata concretizzata grazie al sostegno del comune di Avezzano in primis, e poi di tutti gli altri soggetti a livello regionale. Serviva poi qualcuno che ci aiutasse a dare spessore culturale e rilevanza a questo progetto, e lo abbiamo trovato nel professor Di Renzo, che è stato subito disponibile ed entusiasta di dare il suo contributo all’idea”.
Ernesto Di Renzo, antropologo e professore all’Università di Tor Vergata, è infatti il Coordinatore scientifico del Festival, che con l’affascinante dialettica che lo contraddistingue, e senza tradire una certa emozione nel parlare del proprio territorio, ha chiuso la conferenza romana: ”Per un progetto come questo sarebbe stato più utile forse avere un esperto di marketing, un economista, invece hanno contattato un antropologo, un teorico come me: in questo senso c’è stato un approccio visionario. Io ho dato subito la mia disponibilità, ma serviva poi chi avesse la capacità di portare a terra i ragionamenti, e in questo Giuliano Montaldi è stato una perfetta spalla. Ma per portare avanti un progetto così importate servirà la collaborazione di tutti”.
Questo festival è tante cose: è un’expò, è un momento di valorizzazione dei prodotti del territorio, ma mi piace pensarlo innanzi tutto come un’operazione di ingegneria culturale, con finalità sociali. Anche se incentrato su Avezzano, è un territorio intero ad essere coinvolto.
“L’obiettivo non vuole essere tanto quello di promuovere ulteriormente il PIL generato dall’agroalimentare, ma quello di trasformare una risorsa produttiva in un patrimonio culturale condiviso. Il festival ha lo scopo di creare, di rafforzare, di condividere un senso forte di appartenenza, affinché la Marsica possa diventare un soggetto capace di dialogare con le altre aree della regione, facendosi portavoce degli interessi e dei valori delle aree interne. Il festival sarà un oggetto complesso, di tante cose messe assieme, perché i destinatari vogliono essere tutte le comunità del territorio. Si articolerà in tante attività e momenti: mostre itineranti, concorsi che coinvolgeranno le scuole, incontri formativi, convegni, ma soprattutto darà vita ad un Mercato della Terra che dovrà acquisire il carattere della serialità. Era per me inspiegabile che il Fucino, il più grande “orto” d’Italia, non avesse ancora un farmer market, come avviene in tutto il mondo: luoghi che propongono la filiera corta, l’autenticità, e che sono in grado di intercettare l’interesse dei consumatori. Questo mercato della terra dovrà diventare quindi un fattore condiviso e attrattivo per coloro che vengono da fuori, da Roma, da Pescara, dall’Aquila, che potranno finalmente acquistare i prodotti del territorio, avendo magari l’opportunità di scoprire le tante altre sue bellezze“.
Il testimone passa ora alla città di Avezzano, dove l’11-12 novembre sarà organizzata la presentazione locale (seguiranno dettagli…).
Partecipano al progetto a vario titolo, tutti sottoscrittori di un protocollo d’intesa, La Regione Abruzzo, la Provincia dell’Aquila, il Comune di Avezzano, l’ARAP Abruzzo, Confagricoltura, ANCE, Confartigianato Marsica, Istituto Serpieri di Avezzano, Confcommercio Imprese per l’Italia, CIA – Agricoltori Italiani, Confesercenti Abruzzo, Confindustria l’Aquila, CNA Territoriale Avezzano, Consorzio Patto Territoriale Marsica e Consorzio di Tutela IGP Patata del Fucino.