Avezzano. “Dove sono le istituzioni in questo momento così importante per il futuro occupazionale della Micron?”. Questa la domanda che Alfredo Fegatelli, segretario di Fiom-Cgil, si è chiesto questa mattina durante una conferenza stampa organizzata per fare il punto sulla vicenda del sito marsicano dell’azienda americana che da qualche settimana è sul mercato. L’annuncio della vendita dato da Sergio Galbiati, dittore di Micron Italia, sta mettendo in subbuglio i lavoratori ma, a detta di Fegatelli, non il mondo istituzionale che si sta disinteressando di questa situaziome che riguarda tutto il territorio provinciale. “Chi non conosce questa azienda e la sua situazione in cui verte rischia di sottovalutare il peso che la Micron ha sul territorio”, ha spiegato Fegatelli, “noi non vogliamo che la Micron si disinteressi di questa vicenda ma che sia parte del processo di vendita perchè non possiamo permettere che un’azienda arrivi sul territorio, lo sfrutti e poi vada via lasciando a noi i disagi. Si costituisca un consorzio, nel quale Micron deve essere parte intregrante”. Fegatelli e le Rsu di stabilimento hanno posto l’accento anche su altre problematiche come il futuro della Fondazione Mirror e del
polo di innovazione tecnologica finanziato dalla Regione Abruzzo. “Vogliamo il coinvolgimento della politica perchè abbiamo avuto la prova che se si crea un tavolo di confronto si apre una strada dialogo costruttivo”, ha continuato il segretario provinciale della Fiom-Cgil, “la politica non ha le capacità per discutere di questo problema, per questo serve un confronto con le parti sociali e i lavoratori”. Secondo Fegatelli è fondamentale quindi che “si convochi il prima possibile il comitato strategico che possa capire subito che intenzioni ha la Micron e in che modo questa azienda, che produce parti di un processo e per questo difficile da ricollocare sul mercato, può essere venduta. Servono delle risposte concrete per mille e 500 persone che lavorano oggi in Micron”.