AVEZZANO – Mister Ferazzoli rimodella il profilo della formazione di domani contro il Notaresco alla luce degli infortuni: fuori D’Alessandris e Senesi per guai fisici, dentro, ma col dubbio, il bomber Roberti, in allerta l’altro attaccante Ortolini, pronto a lanciarsi nell’agone, recuperato il centrocampista Marzuillo.
E’ questo lo scenario che si trova a gestire l’allenatore dell’Avezzano che, rispetto all’abbondanza del turno scorso, deve reinventare la griglia di chi andrà in campo, almeno per attacco e porzioni di centrocampo. II nodo più importante riguarda la linea offensiva: se Roberti, capocannoniere del torneo, dovesse dare forfait, sarà Ortolini a trainare l’offensiva con la sua alta sagoma. Al di là delle eventuali scelte forzate, la vigilia è percorsa dall’anelito della primo successo casalingo.
“Si gioca in casa, siamo i favoriti, ma si parte sempre dallo zero a zero”, commenta Ferazzoli. “Serve cattiveria agonistica, maggiore misura nei passaggi, cura nell’uno contro uno, attenzione in difesa. Il Notaresco? Non so come giocherà domani ma finora lo ha fatto a viso aperto, si farà valere, va rispettato come tutti gli avversari” Manuel Ferrani, bastione centrale della fortezza difensiva biancoverde, lunga militanza nella categoria superiore, non usa circonlocuzioni: “Giochiamo in casa”, dichiara l’aitante difensore, “abbiamo l’obbligo di vincere ma dobbiamo essere umili e determinati. Del Notaresco conosco Antezza e Bonfiglio”.
Ferrani ha calcato per anni l’erba della serie C e, prima di dire sì all’Avezzano, è stato corteggiato, con la tenacia degli amanti più ardimentosi, da molte società di serie D.
“Sono state tante le richieste ma le ho rifiutate tutte e solo il progetto dell’Avezzano mi ha convinto a scendere di categoria. La squadra ha molta qualità, soprattutto in avanti, ma secondo me può fare di più e deve migliorare, soprattutto in fase difensiva, in un contesto che però non riguarda il singolo reparto. Sambenedettese, Chieti, Campobasso e L’Aquila sono le più attrezzate, a seguire ci siamo noi ma non vedo una squadra ammazza campionato”.
Il presidente Andrea Pecorelli, a cui va il merito di aver ristabilito l’attuale idillio tra società e tifoseria, dopo anni di rapporti conflittuali e desolanti vuoti in curva, si aspetta una prova di carattere.
“Siamo consapevoli delle nostre risorse tecniche e coltiviamo legittime ambizioni. Sono certo che come sempre giocheremo con spirito pugnace perché dietro i calciatori ci sono uomini che vanno fieri della maglia che indossano. Spero in una giornata di festa per i tifosi e in un loro grande incitamento”.