Massa d’Albe. “Un’amministrazione che non concede l’accesso agli atti ma che, in compenso, distribuisce incarichi a piene mani per ‘tacitare’ rivolte all’interno della propria maggioranza”.
E’ duro l’affondo dei tre consiglieri di minoranza, Gianni Mancini, Giovanni Ceglie e Antonio Mastrangelo, contro il sindaco di Massa d’Albe, Nicola Blasetti, accusato di essere alla guida di ‘una coalizione allo sbando’.
“Ci è stata negata più volte”, dichiarano i tre esponenti dell’opposizione, “l’accesso agli atti su vicende, passate e attuali, su cui siamo intenzionati a fare chiarezza ricorrendo agli organi competenti”.
“In occasione della nostra ultima istanza di visionare alcuni documenti”, aggiungono i tre, “la dipendente interpellata ci ha liquidato con fare sprezzante, come se il Comune fosse cosa propria e non bene pubblico”
“Perché il sindaco rifiuta di produrre gli atti che chiediamo? Ha forse qualcosa da nascondere? Deve coprire qualche magagna, dell’attuale o precedente legislatura, in cui egli era assessore? Ha forse timore che le nostre legittime richieste possano aprire qualche inconfessabile vaso di Pandora? Se così fosse, ci attiveremo per
accendere i riflettori delle autorità preposte, gettando luce su alcune situazioni” “Di questa sedicente amministrazione”, proseguono i tre, “dice tutto l’atteggiamento del capogruppo di maggioranza che alla prima riunione consiliare, dopo aver dichiarato illegittima la giunta appena designata dal sindaco neo eletto,
nel giro di un paio di mesi ha fatto marcia indietro: c’entrano forse qualcosa gli incarichi che egli ha ricevuto da parte dello stesso sindaco? E’ questo il sistema per risolvere gli scontri in maggioranza dove tutti sono contro tutti? E’ un’amministrazione immobile, senza idee né progetti, che tira avanti alla bell’e meglio. Abbiano il decoro, sindaco e maggioranza, di dimettersi in blocco e sappiano che comunque, dopo i rifiuti nell’accesso agli atti, andremo fino in fondo, con le necessarie richieste agli organi competenti”.