Avezzano. Dopo la polemica dei giorni scorsi, quando una coppia di giovani sposi si è vista rifiutare l’accesso al parco dell’Incile per il loro servizio fotografico (articolo disponibile qui), il commissario del Consorzio Danilo Tarquini dice la sua sulla valorizzazione del parco dell’Incile e dei cunicoli, che non può ricadere solo sul Consorzio.
Tarquini, oltre a porgere i migliori auguri agli sposi, ringrazia chi ha sollevato il problema poiché in questo modo si fornisce un’ulteriore occasione per tornare sul ruolo dell’ente nonché sulla gestione delle opere idrauliche da esso gestite. il commissario precisa che “Il Consorzio ha cercato di cogliere ogni occasione volta a valorizzare il Parco dell’Incile “Madonnone”, che è e resta una struttura idraulica funzionante, purché vi fosse anche un ritorno sinergico con il mondo agricolo marsicano. I bandi che si è aggiudicato e il progetto PNRR “Giardini storici” presentato, ne sono la prova concreta.
Tutti gli eventi e le manifestazioni sono state sempre svolte a beneficio di un ampio pubblico e, sebbene il parco sia continuamente richiesto anche per eventi strettamente privati, si è sempre riusciti a far comprendere (a voce e con buon senso) che la concessione non fosse possibile in quanto non si riteneva ragionevole sia far gravare i relativi costi sugli agricoltori, attraverso lo sperpero dei canoni consortili, sia perché l’evento sarebbe stato sempre incerto e dipendente da eventuali allerte meteo.
Finora tutto è stato gestito informalmente e soprattutto, come già detto, compreso e condiviso dai vari richiedenti. Circa l’istanza formale in questione, la risposta del Consorzio non poteva che essere coerente alle linee che si è dato. Inoltre, in merito alla questione “Cunicoli” preciso che la posizione del Consorzio, chiarita su ogni tavolo istituzionale al quale ho partecipato, non è mai mutata: non abbiamo mai chiesto o pensato di gestire le opere idrauliche per fini turistici.
Siamo però favorevolissimi che altri lo facciano, assumendosene ogni responsabilità, purché vengano garantite l’integrità, la funzionalità e la disponibilità delle strutture idrauliche affidate al Consorzio per fini di bonifica e quant’altro. Resta fermo il fatto che, a tutt’oggi, anche per svolgere le proprie funzioni rispetto all’opera idraulica intera, non abbiamo la diponibilità delle chiavi. Quindi non possono accedervi neanche i nostri tecnici, qualora si verifichino emergenze.
In conclusione, ribadiamo a tutti con forza e chiarezza, ancora una volta, compreso a chi ha o vorrà strumentalizzare il ruolo dell’Ente consortile che, il Consorzio di Bonifica Ovest, non vuole e non può gestire direttamente le opere di cui è affidatario per finalità turistiche. Altresì ha fatto e continuerà a fare tutto il possibile per attivare azioni sinergiche che possano portare benefici (e non costi) alle oltre 5.000 aziende marsicane valorizzando i luoghi e le opere sopra citati.
Infine, appare giusto e doveroso portare a conoscenza dei lettori che, solo nella prima metà di settembre, il “Madonnone” ha ospitato gruppi (circa 200 utenti). Ciò a conferma, e riprova, della responsabilità sociale dell’Ente che ha permesso l’apertura del parco per le visite guidate grazie alla piena e indispensabile disponibilità del Direttore e dei dipendenti (che ringrazio sentitamente) che hanno donato, quindi senza essere stati retribuiti, i loro fine settimana alla collettività tutta”.