Avezzano. Il tribunale di Avezzano dichiara inammissibile il ricorso del Comune contro l’Aciam per l’aumento delle tariffe Tari. Nulla di fatto, quindi, per l’azione messa in atto dall’amministrazione comunale di Avezzano contro la società partecipata che si occupa dello smaltimento dei rifiuti in città.
L’incremento delle tariffe Tari per il 2023 del 7,2% era stato deliberato dall’Aciam a seguito dell’aumento tariffario per lo smaltimento dei rifiuti e, contrariamente a quanto stabilito dall’Istat che attestava la percentuale all’11,30%, era più basso di quattro punti percentuali. L’amministrazione Di Pangrazio ha deciso di impugnare gli aumenti e l’assessore al Bilancio, Loreta Ruscio, ha confermato alle associazioni di categoria di voler andare a fondo alla vicenda. Nei giorni scorsi, dopo l’udienza del 31 agosto, il giudice del tribunale di Avezzano, Jolanda Di Rosa, ha dichiarato il ricorso del Comune inammissibile.
La sentenza del tribunale civile ha dichiarato la sospensione inammissibile. Per quanto riguarda il merito della questione, i giudici civili hanno trasformato l’atto in una citazione al posto del ricorso. L’Aciam ha inoltre eccepito la violazione del termine a comparire e l’eccezione è stata accolta dal tribunale che ha, di conseguenza, fissato una nuova udienza al 25 marzo del 2024. Non ci sarà quindi nessuna sospensione degli aumenti Tari per l’anno 2023 e i contribuenti dovranno pagare le bollette così come stabilito.
Dure le reazioni, con una la presa di posizione immediata dell’ex assessore all’Ambiente del Comune di Avezzano, Roberto Verdecchia. “Chi paga gli avvocati Lucci Massimo e Mario”, si è chiesto il legale ex componente di giunta, “quanto gli è stato dato e quanto ancora pensano di avere oltre a quelli già attribuiti dalla delibera numero 114 del 6 giugno e ulteriori determine dirigenziali? Il 25 marso del 2024 è ancora molto lontano e tale data ricade dopo circa 10 giorni dalle elezioni regionali che, per quello che si sente dire, sconvolgeranno la politica locale ammantata da falso civismo.
Quanti denari pubblici“, continua Verdecchia, “sono stati spesi in questo periodo, tra pareri di avvocati anche non pagati per loro nobile rinuncia, visto che qualche benpensante non condivideva le sospette doglianze del proponente (sempre assente) della delibera di giunta numero 61 del 5 aprile 2023 di conferimento di incarico all’avvocato Galoppi Giovanni per euro 15.225,60, consulenze tecniche all’Ingegnere Enrico De Cristofaro per euro 26.644,80 attraverso la determina dirigenziale numero 563 dell’11 aggio 23 ed altro, quando lo avrebbe capito anche un diligente studente in giurisprudenza dopo il terzo anno compiuto, che era molto meglio trovare un accordo stragiudiziale e non procedere a inutili e futili contenziosi azionati dalla delibera numero 114 , dove i proponenti e interessati erano straordinariamente assenti, cioè il sindaco e l’assessore al Bilancio”. è un fiume in piena Verdecchia, che sottolinea come “adesso per tutti sarà più difficile, vista anche la nuova fissazione di udienza e il fatto che il giudice istruttore Di Rosa abbia dichiarato l’inammissibilità della domanda cautelare alla luce dell’ex articolo 2378 a cui il ricorrente è palesemente incorso. Come dire”, conclude Verdecchia, “la proposta di sospensiva votata dal consiglio comunale è durata esattamente una notte di intenso amore estivo o da Natale a Santo Stefano, ma sempre dello stesso anno”.
Il Comune è intervenuto sulla questione in serata. L’assessore Loreta Ruscio, in riferimento alla ordinanza emessa dal tribunale civile, si ritiene “soddisfatta nella parte in cui il Tribunale ha disatteso e rigettato le aspettative di Aciam di ritenere inammissibile e infondato nel merito le impegnative alle delibere assembleari Aciam.
Il fatto poi che il Tribunale abbia invitato il comune di Avezzano a formalizzare l’istanza cautelare di sospensiva delle deliberazioni in un atto autonomo rispetto all’azione promossa, non inficia in alcun modo le aspettative sulla sospensiva che devono essere soltanto riproposte in atto separato.
La questione dopotutto”, ha aggiunto l’assessore Ruscio, “è squisitamente tecnica in quanto, ricorderemo tutti che il primo marzo 2023 è entrata in vigore la riforma Cartabia che ha introdotto il ricorso come strumento di celerità dei giudizi, tale per cui la difesa del Comune di Avezzano ha inteso uniformarsi al nuovo dato normativo. La questione è ancora nella fase iniziale con l’unico dato certo che la domanda giudiziale di invalidazione delle delibere assembleari Aciam siccome presentata dal Comune di Avezzano nel merito è ammissibile mentre quella di sospensiva la si vuole in un atto a parte”.