San Benedetto dei Marsi. Sono state 2000 persone, secondo l’Associazione Nazionale Animalisti Italiani e il Partito Animalista Europeo, i partecipanti alla protesta in memoria dell’orsa Amarena, tragicamente uccisa il 31 agosto scorso da un colpo di fucile.
“L’evento ha riunito persone provenienti da diverse parti d’Italia per esprimere la loro profonda indignazione e chiedere giustizia per la perdita di questa straordinaria creatura, ma anche maggiore tutela di ogni specie appartenente alla fauna selvatica”, hanno spiegato gli organizzatori.
Gli Animalisti Italiani Onlus hanno sventolato le bandiere animaliste con nastro nero, in segno di profondo cordoglio ed esposto cartelli in segno di protesta. Al termine del corteo alcuni attivisti guidati dal Presidente Walter Caporale hanno acceso dei fumogeni di colore rosso, come il sangue versato degli animali innocenti.
Dichiara Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani: “L’uccisione dell’orsa Amarena è un atto di bracconaggio che ha scioccato non solo la comunità locale ma anche l’intero Paese. Tuttavia, questa tragedia è anche il risultato di un’azione sistematica di disinformazione che coinvolge la convivenza tra l’uomo e i grandi carnivori. In questo momento cruciale, è fondamentale che la società si unisca per chiedere pene più severe per coloro che commettono crimini contro gli animali”.
E prosegue: “Ma non è sufficiente punire i colpevoli; dobbiamo anche affrontare le responsabilità di coloro che, all’interno di vari settori, contribuiscono ad alimentare sentimenti di paura e promuovono l’uso del fucile come unica soluzione. Questa preoccupante tendenza è ancora evidente in Trentino, dove il presidente Fugatti ha irresponsabilmente decretato la condanna a morte dell’orsa F36, già radiocollarata. In risposta, Animalisti Italiani Onlus presenterà un ricorso legale per fermare questa illogica decisione”.
Oggi, accanto agli Animalisti Italiani Onlus e al Partito Animalista Europeo, vari esponenti del mondo politico: da Maurizio Acerbo, Segretario Nazionale del Partito Rifondazione Comunista al Movimento 5 Stelle con il Consigliere Regionale Giorgio Fedele e la Consigliera Regionale Barbara Stella a Maurizio Leonardi Lombardi, Responsabile Nazionale Tutela e Benessere degli Animali del partito Rinascimento di Vittorio Sgarbi. Stride il silenzio di chi governa l’Abruzzo: paura forse di inimicarsi i voti dei cacciatori? Grande assente: Antonio Cerasani, il Sindaco di San Benedetto dei Marsi a cui Animalisti Italiani si rivolge chiedendo un segno di civiltà per l’orsa.
“L’anno prossimo vogliamo tornare qui per inaugurare una statua in memoria di Amarena” – concludono gli Animalisti. – Mentre ricordiamo Amarena come simbolo dell’importanza della biodiversità, manifestiamo anche per ribadire l’urgente necessità di proteggere il nostro straordinario patrimonio naturale. Dobbiamo impegnarci a promuovere una convivenza pacifica tra l’uomo e la fauna selvatica, adottando politiche che preservino l’equilibrio ecologico e sensibilizzino la società sulla bellezza e l’importanza della natura.
Alcuni allevatori arrivati da tutto il territorio, hanno disturbato con petardi lo svolgimento della manifestazione. Gli Animalisti sono stati scortati dalla polizia al termine dell’evento.