San Benedetto dei Marsi. Una task Force composta da carabinieri forestali, Guardia parco, veterinari ed esperti sta tentando, dalla serata di ieri, di catturare i due cuccioli orfani dell’orsa Amarena. Si starebbe pensando di fare un tentativo utilizzando le reti, che però può essere fatto solo al calare del buio. I plantigradi, infatti, hanno l’abitudine di lasciare il bosco nelle ore di buio.
Invece, un primo tentativo di prelevarli non sarebbe andato a buon fine: sarebbero state predisposte delle esche con del cibo, ma i due cuccioli non si sarebbero avvicinati. Molto probabilmente sono infastiditi dai diversi odori e impauriti dai rumori. L’area è stata contaminata dall’odore delle tante persone che si sono recate sul posto già dalla sera in cui l’orsa è stata ferita a morte.
Gli appelli a non recarsi in quel luogo si stanno moltiplicando, dal Parco nazionale si chiede la massima collaborazione alla comunità e ai curiosi. Avvicinarsi significa fare allontanare i due piccoli e condannarli a probabile morte. Un altro rischio da evitare é che i due cuccioli fratelli possano separarsi. Se si divideranno sarà ancora più difficile portarli in salvo.
I due animali sono stati individuati grazie allo spiegamento di forze e alla mobilitazione della comunità di San Benedetto. Ma la cattura è molto complessa. Le sorti degli animaletti preoccupano attivisti ed esperti. Senza la loro mamma, molto probabilmente, non riusciranno a cavarsela e sono facile preda di lupi o branchi di cani randagi.
Gli orsetti non sono ancora autosufficienti, questi plantigradi restano con la loro madre fino all’età di 18 mesi. I figli di Amarena, nati a Gennaio 2023, non sono ancora in grado di sopravvivere senza mamma orsa e il loro destino è a forte rischio. L’Italia intera resta col fiato sospeso in attesa di conoscere la sorte degli orsetti.