Avezzano. Appuntamento d’eccezione, venerdì pomeriggio, nei giardini di Piazza Torlonia. Nell’atmosfera estiva che rende sempre più viva la città di Avezzano, l’On. Giorgio Merlo, oggi sindaco di Pregelato ha presentato il suo libro Il centro dopo il populismo davanti ad una platea ricca di partecipazione, interesse e voglia di discutere. Diverse le autorità presenti, tra sindaci e amministratori locali, provinciali e regionali, ex segretari di partito, giornalisti e comunicatori della PA.
Con l’introduzione dell’architetto Giuseppe Di Pangrazio, l’incontro è stato moderato dal presidente dell’Odg Abruzzo, Stefano Pallotta e ha visto la partecipazione prestigiosa dell’On. Giuseppe Fioroni. Un dibattito sul populismo inteso come nemico da sconfiggere in un’atmosfera politica di pochi contenuti e di tanti slogan e la prospettiva della creazione di un’area che mira alla risoluzione dei problemi concreti. Quelli del popolo, dei cittadini, dei territori.
“Negli ultimi anni, il limite della politica italiana implica la presenza di varie tifoserie contrapposte, pronte a difendere la ragione della propria “squadra” piuttosto che la verità”, ha aperto così gli interventi il Sindaco della Città di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, “Oggi le ideologie non ci sono più. È rimasto un bignami di frasi fatte e di temi che a volte vengono sfruttati strumentalmente dai cori dello stadio. Però non si può affrontare tutta la vita come una partita di calcio – continua – Non c’è nulla di male ad avere la tessera di partito, ma quando quella tessera di partito ti costringe a dire che un ospedale funziona anche se non funziona è lì che si crea la miccia che rischia di creare l’incendio dell’astensione, di persone che non vanno più a votare. Perché inizi a vedere la realtà che hai davanti agli occhi in base a quello che conviene alla tua parte politica”.
“Combattere la deriva populistica non significa creare un’operazione nostalgica di recupero del Centro o dei partiti della Prima Repubblica” – entra nel merito della presentazione, l’autore del libro, Giorgio Merlo, – Significa puntare ad una classe dirigente qualificata, che conosce il significato dell’amministrazione della Res Publica e che sappia dar voce e soluzioni ai problemi concreti delle città e dei territori. Un’area moderata, liberista pronta maggiormente a fare più che a parlare. – Conclude – La via intrapresa oggi è difficile da correggere, è vero. Per questo, è necessario che prima di tutto coloro che rivestono il ruolo di amministratori ad oggi, riflettano sulla necessità di unirsi per fuggire dal bipolarismo populista e convergere verso un’area futura in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini”.
“La maggior parte delle amministrazioni dei medi e piccoli centri punta ormai al civismo”, – afferma l’On. Giuseppe Fioroni, “Delusi da un sistema partico a struttura piramidale, con ordini dall’alto verso il basso con una dialettica bipolare di slogan, coloro che si cimentano ad affrontare la vita amministrativa di una Città preferiscono fuggire dai partiti e concentrarsi sul dialogo con i cittadini. Questo disamore per i partiti e questo modo di trasformare una qualche tematica popolare nel vademecum partitico, ha portato gli italiani al più alto livello di astensionismo”.
Pungenti anche gli interventi dei giornalisti Eliseo Palmieri e Pino Veri, che hanno sottolineato come sia cambiata la narrazione politica nell’era mediatica attuale; così, come grande partecipazione del pubblico che fino al termine dell’incontro è rimasto per discutere con l’autore su un tema caldo della politica di oggi e del futuro.