Pescasseroli. Se la costa, complice la brezza marina, è stata risparmiata dalle temperature roventi, in Abruzzo è in montagna che negli ultimi giorni, e in particolare ieri, si sono registrate temperature record.
A segnalarlo è l’associazione Caput Frigoris, che parla di “temperature massime mai registrate da quando è iniziato il monitoraggio di alcune località del nostro territorio”.
Tra queste, il Rifugio Franchetti, 2.433 metri di altitudine, con un record di 22,3 gradi, Ovindoli, 1.390 metri, con 33 gradi, Piani di Pezza, 1.450 metri, con 33.2 gradi, Santo Stefano di Sessanio, 1.220 metri, con 35,8 gradi.
A Pescasseroli, 1.174 metri, con 34,7 gradi è stato eguagliato il valore del 2017. Notevoli, inoltre, rileva l’associazione, i valori registrati dalle stazioni ad alta quota, 2000-2.100 mt: Monte Genzana, 26.7 gradi; Campo Imperatore, 26,2 gradi; Rifugio Capanna Di Sevice, 25,5 gradi.
Altrove sono state registrate temperature comprese tra i 36 e i 39 gradi, come ad esempio nella Piana del Fucino o nella Media Val di Sangro. La costa è stata risparmiata dalle temperature roventi grazie all’entrata in gioco della brezza marina: il termometro è rimasto tra i 31 e i 33 gradi, ad eccezione di Montesilvano, che ha segnato una massima di 36,1 gradi.
Tra le temperature massime di ieri si segnalano i 42,3 gradi di Castiglione a Casauria, nella Val Pescara; a seguire ci sono Bussi sul Tirino e Popoli, sempre in Val Pescara, rispettivamente con picchi di 41,9 e 41,4 gradi, poi Ofena, nell’Aquilano, con 40,8 gradi, e Fara Filiorum Petri (Chieti), con 40,3 gradi.
Pescara, intanto, è per l’ottava giornata consecutiva, e lo sarà per altri due giorni, domani e dopodomani, tra le città con il bollino rosso del ministero della Salute, che nel suo bollettino sulle ondate di calore indica il massimo rischio caldo per tutta la popolazione. Il livello 3 dichiarato dal ministero indica condizioni di emergenza (ondata di calore) con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche; tanto più prolungata è l’ondata di calore, tanto maggiori sono gli effetti negativi attesi sulla salute.