L’Aquila. Nel Senato della Repubblica si è svolta, su iniziativa del Senatore Michele Fina, la presentazione della terza edizione del Festival dei giovani dell’Appennino.
La manifestazione rappresenta il primo evento culturale dedicato interamente ai giovani dell’entroterra, e si sostanzia attraverso la partecipazione di delegazioni giovanili provenienti da tutto l’arco appenninico che nel corso della giornata espongono le proprie criticità territoriali e i progetti di lungo periodo per cercare di invertire il decremento demografico dei loro paesi. Quest’anno l’iniziativa, che contempla un ampio ventaglio di partenariati istituzionali e conta sulla consulenza scientifica di Franco Arminio, attende l’arrivo di 11 delegazioni di giovani provenienti da 5 regioni: Abruzzo, Lazio, Umbria, Marche e Sicilia.
Tra i temi toccati nel corso della conferenza stampa vi sono quelli dello spopolamento e della mancanza dei servizi. Denisa Rizzuto, componente del direttivo, ha enucleato la struttura della manifestazione e insistito sull’importanza del luogo: piazza dell’Orologio, a Collarmele, è sia simbolo della distruzione di un centro storico dopo il sisma del 1915, sia fulcro della rinascita di un nuovo modo di intendere le zone colpite dai disastri.
Filiberto Ciaglia, ideatore del festival, ha analizzato il percorso della manifestazione evidenziando la tangenza degli obiettivi ai più rilevanti documenti programmatici incentrati sulla riduzione dei divari territoriali (dal PNRR alla legge sui piccoli comuni, passando per l’Agenda 2030), e la necessità di aggregare più progettualità possibili in vista di una futura federazione dei paesi. In questa direzione, l’allargamento sostanziale della rappresentanza in questa terza edizione lascia ben sperare per il tracciato scandito dall’evento collarmelese in una prospettiva nazionale.
L’intervento di Enrico Fiordiponti è stato, da questo punto di vista, oltremodo emblematico, poiché il giovane proveniente dalla zona dell’Antiappennino fiorentino coordina un gruppo di ragazze e ragazzi che tornerà per la seconda volta a Collarmele, anche grazie all’ottenimento di fondi a seguito della partecipazione a un bando di Regione Toscana sul protagonismo giovanile. Il Sindaco di Collarmele, Antonio Mostacci, ha sottolineato quanto l’amministrazione abbia creduto sin dalle prime fasi di progettazione alla realizzazione di un evento per certi versi inedito nel panorama dei festival rurali della penisola. E partendo proprio da questa considerazione, il Senatore Michele Fina in chiusura si è detto particolarmente sorpreso e orgoglioso rispetto alla valenza della manifestazione, programmando anche un secondo appuntamento in Senato per restituire ai massimi vertici istituzionali gli esiti dei lavori del 5 agosto 2023.