Luco dei Marsi. Lite tra domenicani e luchesi, nei guai quattro ragazzi del posto accusati di “atti di violenza per motivi razziali ed etnici” e per “lesioni personali aggravate”. Quattro persone sono state arrestate per la rissa tra italiani e immigrati che portò al ferimento di un commerciante e di uno straniero. La vicenda, verificatasi nelle prime ore di domenica 20 maggio, aveva suscitato clamore in considerazione del fatto che un giovane commerciante di Luco dei Marsi aveva, in quella occasione, subito gravi lesioni (tanto da essere ricoverato in prognosi riservata) provocate da alcune coltellate che gli erano state inferte. Nella circostanza anche un giovane di 26 anni di origine dominicana, domiciliato in Luco dei Marsi, aveva subito delle lesioni giudicate guaribili in una quindicina di giorni. In seguito dell’accaduto erano state avviate indagini: così i Carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Avezzano e della Stazione di Luco dei Marsi hanno fatto “luce” sull’evento trasmettendo una circostanziata informativa di reato all’attenzione del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avezzano, Guido Cocco il quale ha immediatamente avanzato, nei confronti di quattro soggetti, una richiesta di misura cautelare prontamente emessa dal G.I.P. del Tribunale di Avezzano, D.ssa Maria Proia. Le indagini, subito apparse complesse, hanno permesso di accertare che l’episodio ha avuto origine a causa di alcune frasi, sfondo razziale, profferite, all’interno di un bar di Luco dei Marsi, da un 23 enne del luogo, A.B., nei confronti di due cittadini stranieri di origine dominicana. La discussione, presto degenerava, e le parti, scese alle vie di fatto, venivano separate dall’intervento di altri avventori presenti. I due stranieri, intimoriti, si allontanavano dal locale per ritornarvi subito dopo alla ricerca del portafogli che uno dei due aveva perso nel corso della rissa. Alla loro vista l’italiano impugnava una mazza da baseball; i due scappavano dal locale separandosi per disorientare l’inseguitore, A.B., che supportato da altre persone, nel frattempo giunte, si poneva all’inseguimento raggiungendo uno dei “dominicani”, D.D.F., di 19 anni, che si vedeva circondato da cinque o sei persone. Lo straniero, impugnando un coltello a serramanico che aveva con sé, accoltellava D.B. e si dava alla fuga. Gli inseguitori, non ancora tutti identificati, si ponevano alla ricerca di D.D.F., imbattendosi nel connazionale che veniva aggredito con la mazza da baseball perché confessasse il nascondiglio dell’amico. Il tutto mentre altri presenti incitavano alla violenza.
Come detto, anche grazie a numerose testimonianze raccolte, si procedeva alla ricostruzione della vicenda.
Le indagini, ovviamente non possono dirsi concluse perché mancano all’identificazione diverse persone che, presenti ai fatti, hanno avuto un ruolo attivo nella vicenda.
In modo analitico, in esecuzione al provvedimento del Gip Proia richiesto dal Pm Cocco. D.D.F., di 19 anni, dominicano, disoccupato domiciliato a Luco dei Marsi, ritenuto responsabile del tentato omicidio di D.B., è stato associato presso la Casa Circondariale di Avezzano. A.B., di 23 anni, lo stesso D.B. di 22 anni, e N.P. di 21 anni, tutti di Luco dei Marsi, sono, invece, indagati per “atti di violenza per motivi razziali ed etnici” e per “lesioni personali aggravate” in danno dei due cittadini dominicani. In conseguenza dell’accusa A.B. è stato sottoposto alla detenzione domiciliare, mentre N.P. e D.B. all’obbligo di soggiorno nel comune di residenza con divieto di uscire dalle proprie abitazioni in orario notturno.