Avezzano. Ventisei lavoratrici che svolgono servizi di pulizia all’interno della LFoundry di Avezzano hanno firmato contratti di lavoro di 9 o 11 ore settimanali con un taglio che per alcuni di quasi il 50%. Una situazione che ha spinto molto a protestare perché “per lavorare 9 ore a settimana bisogna dare una disponibilità di 6 giorni su 7. 9 ore di lavoro per 6 euro l’ora sono 54 euro a settimana”.
“Abbiamo firmato contratti con tagli del 45% rispetto al contratto attuale”, hanno spiegato le lavoratrici, “passando da 20 ore a 9 ore, da 22 ore a 11 ore, da 40 ore 22 ore, livelli azzerati, senza alcun profilo orario e con distribuzione su 6 giorni su 7, almeno è rimasto invariato il CCNL Multiservizi sottoscritto da Cgil – Cisl –Uil.
Dopo aver firmato alle 12 il nuovo contratto di lavoro di 11 ore, alle 15 alcune lavoratrici che avevano inviato i loro curriculum ad alcune agenzie interinali, sono state chiamate e hanno ricevuto la seguente offerta: “Volevamo sapere se siete interessate a un contratto di lavoro a termine per 20 ore settimanali a partire dal primo giugno per l’Azienda Sicuritalia per servizi di pulizia presso LFoundry di Avezzano”.
Ma le ore sono troppe e da tagliare del 45% o sono le persone che devono essere tagliate, sostituite e distrutte?
“Cari dirigenti di LFoundry e di Sicuritalia, gli abruzzesi sono forti, gentili, ospitali, decisi, testardi ma non sono disposti a farsi prendere in giro da voi.
LFoundry dovrà spiegare e fare capire a noi, alle nostre famiglie, ai nostri figli, alla opinione pubblica, agli amministratori locali, regionali e nazionali, e crediamo anche al proprio consiglio di amministrazione, come può pensare di ottenere i servizi auspicati dopo aver accettato e avallato un taglio ore del 45%.
LFoundry in qualità di ente appaltante dovrà assumersi tutte le responsabilità, legali e morali- 26 persone, 26 famiglie con stipendi già bassi – dimezzati – trattate con disprezzo e arroganza, calpestando tutti i ns diritti di lavoratori e tutta la ns dignità di persone. Sicuritalia dovrà rispondere del disastro fatto.
Non assisteremo passivamente alla nostra distruzione economica e personale, lo stato di agitazione a breve si trasformerà in uno sciopero ad oltranza, e terminerà solo dopo la convocazione da parte di LFoundry e Sicuritalia e naturalmente al ripristino delle ore, dei livelli e delle mansioni attuali.
Sappiamo che le giornate e le settimane di sciopero non ci verranno pagate, siamo disposte a rinunciare oggi ai 54 euro a settimana che ci offrite, per riavere da Voi o dai giudici, quanto in maniera unilaterale ma in comune accordo tra le Aziende ci avete tolto”.