L’Aquila. E’ finito molto male l’attacco hacker alla Asl di Avezzano Sulmona L’Aquila. Il Gruppo Monti ha rilasciato 386 Gigabyte di dati sanitari dei cittadini compressi in formato rar. Si ipotizza che sia la totalità dei dati sanitari riguardanti migliaia e migliaia di cittadini dell’intera provincia.
Gli hacker del Gruppo Monti hanno sottratto 522 Gb all’Asl 1 in formato non compresso. Nei giorni scorsi avevano rilasciato alcuni pacchetti di dati. Ora hanno pubblicato l’intero database. Dentro ci sono i dati sanitari di migliaia di cittadini.
Il Gruppo monti ha poi spiegato che le cifre emerse nei giorni scorsi riguardo alla richiesta di riscatto non sono reali e sono state solo ipotizzate dai media, ma non c’è mai stato nulla di ufficiale. Circostanza confermata anche dagli stessi vertici della Asl che hanno comunicato di non aver mai avviato la trattativa con il gruppo Monti per la questione.
Di positivo c’è che la Asl ora, con l’aiuto di tecnici, potrebbe tornare in possesso dei dati sottratti, che dovranno essere rielaborati e ripristinati con una complessa procedura. Sono infatti stati rilasciati dagli hacker dati divisi in cartelle compresse relative a ogni reparto, oltre al laboratorio analisi e alla direzione amministrativa. Di negativo invece c’è il dramma di migliaia di dati sanitari e sensibili diventati oramai di dominio pubblico. Infatti pur essendo vietato scaricare i dati, ci sono stati sulla pagina del Gruppo Monti quasi 6mila contatti e non è chiaro quanti abbiamo scaricato i dati dei cittadini. Dati che poi vengono illegalmente diffusi nella rete e tramite social e programmi di messaggistica istantanea, tipo Whatsapp. Un danno per la privacy che non ha precedenti recenti in Italia. La provincia dell’Aquila conta 300mila abitanti e tutti, anche i minorenni, sono iscritti al sistema sanitario.
Nel frattempo è stata avviata una class action da parte di un gruppo di cittadini coordinati da due legali. In poche ore gli utenti che hanno aderito sono diventati oltre cento.
Questo l’ultimo lapidario messaggio dei pirati informatici che accompagna il link con il database e tutte le cartelle compresse disponibili per il download:
Non abbiamo avanzato richieste di riscatto, i media si sono inventati l’importo, oggi pubblichiamo tutti i dati e vi promettiamo attacchi duri