Pescara. L’emergenza neve che ha congestionato la Marsica e l’intero Abruzzo a febbraio sembra ormai un ricordo, eppure centinaia di ditte aspettano ancora di essere pagate dai Comuni per il lavoro svolto in quei giorni. La filiera di finanziamenti che ha rassicurato i sindaci spingendoli a contattare operai per far sgomberare le strade si è interrotta ben presto con il mancato arrivo dalla Regione dei fondi necessari per far fronte alle spese. Per questo ieri in viale Bovio, nella sede pescarese della Regione, si sono riuniti i primi cittadini abruzzesi che da mesi continuano a chiedere tempo alle ditte che aspettano di essere pagate. Fatture più o meno alte che in tempo di crisi diventano pane quotidiano per gli operai. Nella sala, che ha stento è riuscita a contenere i sindaci presenti, l’assessore regionale alla Protezione civile, Gianfranco Giuliante, ha cercato di spiegare come stanno le cose e, confrontandosi con loro, ha tentanto di trovare una strada per risolvere questo problema che i Comuni si trascinano da ormai 5 mesi. Giuliante ha precisato che per l’emergenza neve sono stati stanziati in tutta Italia 9 milioni di euro, da ripartire tra le diverse Regioni. L’Abruzzo, che ha vissuto una delle situazioni peggiori, presenterà i suoi conti alla conferenza Stato Regioni per chiedere un intervento immediato. Il vice presidente del Consiglio regionale, Giovanni D’Amico, e il consigliere del Pd, Camillo D’Alessandro, hanno proposto di risolvere la soluzione utilizzando i residui dei fondi Fas e uno stanziamento straordinario anticipato del bilancio regionale 2013. Secondo i due esponenti del Partito democratico questa potrebbe essere una soluzione per archiviare il problema e far uscire i sindaci da questo tunnel infernale. L’assessore Giuliante ha annunciato che studierà tecnicamente la proposta e a breve comunicherà al consiglio e ai sindaci se ci sono le carte per poter risolvere in questo modo l’emergenza neve. Da parte loro i primi cittadini hanno chiesto di evitare che i tempi si allunghino ulteriormente. (e.b.)