Avezzano. Mercoledì alle 17 nella sala conferenze del Comune di Avezzano, sarà proiettato il documentario “Pietraquaria dall’anno mille a oggi”, con il patrocinio del Comune.
E’ uso dire che l’ultimo miglio è di certo la parte più difficoltosa per raggiungere il traguardo. Una continua sfida con sé stessi, affrontare il tragitto in modo attivo e fattivo. La Pro loco sostiene continuamente questo impegno per raggiungere il suo obiettivo: proporre sempre iniziative culturali che possano offrire appuntamenti imperdibili.
Una intesa perfetta è nata dall’incontro con Raffaello Di Domenico, una sinergia di intenti che porta a concretizzare iniziative di spessore. A tal ragione viene proposto il suo documentario di incredibile suggestione emotiva: “.
“Ho avuto la fortuna di essere membro della confraternita di Pietracquaria e mi sono reso conto che non esisteva uno studio approfondito sulla storia del Santuario. Poiché non riesco a stare fermo con le mani in mano, ho iniziato un’approfondita ricerca. Questo mio carattere mi porta sempre a divulgare, ho questo istinto, per meglio comprendere uso un termine che mi piace molto, story teller, uno che sa raccontare informazioni per poi diffonderle.” Spiega così, Raffaello Di Domenico, la motivazione per la quale ha voluto creare il documentario.
Lui procede su tre filoni paralleli, da giovane quattordicenne si appassiona alla canzone d’autore, diventa per questo autore SIAE alla sezione musica, ben più di 80 quelle depositate, attualmente sta procedendo alla realizzazione del suo ottavo album. Dall’altro poi ci sono i documentari storici che prevedono colonne sonore realizzate dopo una approfondita ricerca; e questo è il terzo filone della sua vita. Raffaello Di Domenico cantautore, ricercatore, documentarista; sostanzialmente questi tre ruoli ben si identificano in un’unica voce, come si diceva, story teller.
Tutti i vari libri e testi pubblicati negli anni davano informazioni molto parziali e Di Domenico, che ama fare una ricerca storica a 360 gradi che vada oltre la storia stessa, raccoglie informazioni anche dalla tradizione popolare, anche dalla tradizione verbale. Una storia che investe anche l’antropologia culturale. Nel caso di Pietraquaria questo discorso è stato fondamentale, vale a dire la tradizione orale è servita proprio come confronto con ciò che trovava nei documenti scritti degli archivi. Per fare questo lavoro ha consultato l’archivio di Stato di Avezzano, quello storico del Comune di Avezzano, l’ASCA (Agenzia Stampa Cattolica Associata), ha esaminato l’archivio della Curia, i documenti in suo possesso della collezione Spina e altri reperiti nella ricerca tra privati ed Enti pubblici. “In particolar modo mi stava a cuore il discorso dell’apparizione mariana, di cui mi parlava mia nonna quando ero bambino e di cui avevo delle informazioni sporadiche: il pastorello a cui appare la Madonna e recupera poi la parola, il continuo riferimento ad una mula.
“Poi la fortuna dell’incontro con Ugo Del Fosco, ottantatreenne avezzanese, che mi ha raccontato che molte notizie sono state tramandate da suo padre e poi dal nonno, tornando così indietro di quasi 150 anni. L’apparizione della Madonna è avvenuta in due fasi, forse anche lo stesso giorno. Ho riordinato tutto questo in formato di documentario facendo anche una scoperta clamorosa, la Vergine è apparsa a timbro, una precedentemente in Sud America, nello specifico a Città del Messico, quello che oggi testimonia l’evento è il Santuario di Guadalupe, il più importante Santuario cristiano dell’America latina, e l’altra a Pietraquaria dove la Madonna appare 100 anni dopo con due apparizioni, una manifestazione successiva identica a quella di Guadalupe”.
Questo potrebbe essere un discorso di inchiesta giornalistica o religiosa che viene proposta proprio nella fase centrale del documentario; viene fatto un confronto tra Guadalupe e Pietraquaria dove si evidenziano fatti sorprendenti, come l’ottavo elemento tra quelli trovati: il primo Papa che visita Guadalupe è lo stesso pontefice che visita Pietraquaria: San Giovanni Paolo II. C’è una continuità di fatti che possono essere chiamati misteriose similitudini.
“Si è fatto pochissimo per l’apparizione di Pietraquaria io, umilmente, ho cercato da cristiano di fare qualcosa, ma anche da confratello di Pietraquaria e da avezzanese, quel qualcosa che mi “saziasse” per aver contribuito a creare, a diffondere e a far conoscere, la storia di Pietraquaria”. Confessa Raffaello Di Domenico.
La Madonna di Pietraquaria patrona della Città di Avezzano quale Regina dei Santi. Pietraquaria è spazio e tempo. E’ spazio perché è un luogo identificabile sulla mappa in quanto è ubicato alla sommità del monte Salviano, è tempo perché sussiste una data: il 27 aprile.
Tante le storie affascinanti che emergono da questo studio durato circa 8 mesi. Nel 180° anniversario dell’incoronazione del quadro, il 18 settembre del 2018, si effettuò la prima presentazione del cortometraggio al Santuario di Pietraquaria, l’anno successivo uscì in formato DVD. Si procede dunque alla divulgazione e alla diffusione dell’opera, un lavoro locale, fortemente legato al luogo, all’area.
Molti i misteri che riguardano la Madonna di Pietraquaria perché più si procede nella ricerca più si scoprono delle particolarità.
Il documentario ha la durata di circa 60 minuti. Le musiche sono curate da Raffaello Di Domenico e Francesco di Cicco che è anche la voce narrante. Etichetta produttrice Velino Film.
Sarà presente l’Autore.
Ingresso libero.