Avezzano. Un posto letto ogni 780 abitanti. Sono questi i numeri secondo il nuovo piano sanitario dell’ospedale di Avezzano che fatica a rispondere alla domanda di sanità di un territorio vasto e complesso. Numeri che arrivano in un periodo in cui si registrano carenze di personale, reparti ridimensionati o a rischio chiusura, carenze strumentali. Senza considerare la situazione del pronto soccorso dell’ospedale di Avezzano in perenne crisi nonostante la generosità e la professionalità di medici e operatori. Una situazione che rischia di portare importanti professionalità altrove, indebolendo reparti di eccellenza noti a livello regionale e nazionale. Basti pesare alla Chirurgia vascolare.
Tutto ciò nonostante il Santi Filippo e Nicola sia riferimento per una popolazione di oltre 130mila residenti. Numeri che lievitano, a causa di patologie tempo-dipendenti e ad alta incidenza come l’infarto del miocardio, a oltre 230mila unità. Per tali patologie afferiscono all’ospedale di Avezzano pazienti anche dalla Valle Peligna, dall’Alto Sangro, nonché dalle zone confinanti del Reatino e del Frusinate.
Un bacino di utenza per il quale risulta del tutto insufficiente la dotazione di 210 posti prevista nella nuova bozza di rete ospedaliera regionale. Il trend rischia di portare inevitabile a un abbassamento degli standard assistenziali e a un allungamento drammatico delle liste di attesa. Sulla questione sta montando la protesta da più fronti. Nei prossimi giorni verrà stilato un documento di denuncia sulle gravi carenze della sanità sottoscritto da amministratori locali, operatori della Sanità e politici. Grande attenzione verrà rivolta agli ospedali di Tagliacozzo e Pescina che riescono ad alleggerire in modo significativo la situazione già difficile all’ospedale di Avezzano con l’opposizione a qualunque tipo di taglio o ridimensionamento.