Celano. Con l’avvenuta presentazione della richiesta di riconoscimento della IGP al Dipartimento delle Politiche Agricole del Mistero, si avvia “concretamente il percorso di attribuzione anche per la Patata del Fucino”. Ad annunciarlo e’ l’Assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo. “Dopo aver ottenuto solo qualche mese fa l’Indicazione Geografica Protetta per la carota, in seguito all’istanza avanzata dall’Associazione Marsicana Produttori Patate (AMPP), si apre un capitolo nuovo e importante per tutto il comparto orticolo del Fucino.Infatti questo ulteriore procedimento – rimarca l’Assessore – testimonia il lavoro proficuo che la Direzione politiche agricole regionale sta svolgendo per portare a termine un riconoscimento che si rivelera’ strategico sia per gli agricoltori sia per il territorio della Marsica e per l’Abruzzo intero. Come amministratori siamo consapevoli delle qualita’ degli straordinari prodotti che la Marsica puo’ vantare ed e’ nostro dovere creare le condizioni affinche’ abbiano maggiore appeal sul mercato”. Il Fucino puo’ vantare tra 3.500 e 4.200 ettari destinati alla coltivazione della patata, con produzioni equivalente a circa 1.700.000 quintali. I tuberi, provenienti da un’area particolarmente adatta a questo tipo di coltivazione, sono destinati al consumo industriale e al consumo fresco. “Da oggi, con la richiesta di riconoscimento della IGP Patata del Fucino – ha aggiunto Febbo – si potra’ rafforzare ulteriormente il ruolo trainante di tutto il comparto orticolo per l’altopiano del Fucino. Valorizzare e tutelare le peculiarita’ del prodotto sono gli obiettivi della Regione Abruzzo e come Assessore alle Politiche agricole sono fermamente convinto che puntare sulla qualita’ del prodotto costituisce un fattore strategico sia per la pataticoltura che per gli altri ortaggi del Fucino. Pertanto l’avvio di questa procedura, con la richiesta avanzata al Ministero delle Politiche agricole e forestali, rappresenta un tassello strategico che completa il percorso intrapreso nel sostegno alle eccellenze abruzzesi”.