Capistrello. “La festa della liberazione e la commemorazione dei 33 Martiri dovrebbe essere un momento di unità e crescita civile. E invece l’amministrazione comunale di Capistrello anche in questo frangente è stata capace di generare sul Paese divisioni e imbarazzo”.
Questa la posizione del segretario del locale circolo Pd Alessandro Lusi in merito alle polemiche dei giorni scorsi sulla commemorazione del 25 aprile.
“Il comune in vista delle celebrazioni ha stilato un programma della giornata e un elenco di interventi ritenendo di escludere tutti gli esponenti istituzionali, fatta eccezione esclusivamente per un parlamentare e un consigliere regionale di Fratelli d’Italia”, ha spiegato Lusi, “una situazione mai verificatasi prima, in quanto la consuetudine di tutte le amministrazioni è sempre stata quella di invitare tutti gli esponenti istituzionali del territorio, di ogni parte politica, per dare alla manifestazione quel carattere di unità istituzionale che merita.
In questo contesto bene ha fatto il senatore Michele Fina a scrivere una nota al sindaco Ciciotti con la quale ha assicurato la sua presenza sebbene non invitato, anche al fine di correggere il carattere di parte della manifestazione per come immaginata e organizzata dal Comune.
La risposta del sindaco che ne è seguita non ha fatto altro che aggravare il livello di discredito di tutta la vicenda. Il Ciciotti è arrivato ad ammettere che volutamente l’invito non è stato inoltrato al Senatore Fina per avere organizzato a Capistrello lo scorso anno la presentazione del libro scritto dall’On. Fiano in memoria del padre, gesto che nell’imbarazzante nota viene qualificata come “contromanifestazione”. Niente di più falso considerato che il 25 aprile 2022 la manifestazione ufficiale si è svolta nel corso della mattinata, come di consueto, e solo nel pomeriggio si è dato ulteriore lustro alla giornata con l’evento dedicato alla memoria di Nedo Fiano. Per altro un evento al quale Il Sindaco è stato puntualmente invitato con nota protocollo 2766 del 16 aprile e ha altrettanto puntualmente declinato né inviato un delegato dell’Amministrazione.
Una risposta davvero stravagante quella del Sindaco, non sufficientemente edulcorata dalle parole rivolte al Senatore “lo aspettiamo a braccia aperte”.
Se avesse voluto davvero accogliere a braccia aperte il messaggio della Liberazione e la lezione della Costituzione antifascista figlia della Resistenza avrebbe potuto e dovuto evitare questo incidente grave che qualifica una modalità certamente discutibile di rappresentare l’Ente locale.
Siamo cresciuti all’ombra del sacrario dei Martiri in Piazza della Stazione, animati dai valori che quel luogo e quel sacrificio rappresentano. Abbiamo avuto il privilegio di nutrirci ogni anno della lezione umana, politica e culturale di Antonio Rosini e Romolo Liberale. Per loro ancora una volta, anche quest’anno, saremo presenti il prossimo 25 aprile per testimoniare i valori della Liberazione e della Resistenza, sperando di archiviare questa ennesima triste pagina per il paese”.