Avezzano. C’è preoccupazione tra i pendolari per il progetto del potenziamento della linea ferroviaria Pescara – Roma. Aurelio Cambise, Giovanni Ceglie e Giovanni Domenico Mancini, che già in passato hanno seguito la vicenda, sono preoccupati per quanto potrà accadere. A loro avviso “dopo 20 anni di attese, finalmente il progetto di una linea ferroviaria Roma-Pescara, che potesse passare dalle 3 ore e 30 minuti a circa due ore, iniziava a vedere la luce”. Ma poi le cose sono cambiate.
“L’interesse di RFI c’era: ricordiamo lo stanziamento di 1 miliardo e 556 milioni di euro grazie all’ex Giunta Regionale D’Alfonso”, hanno spiegato, “sembra che non si parli più di priorità per la linea ferrata Roma Pescara, ma di un collegamento ferroviario, totalmente ex novo, tra L’Aquila e Tagliacozzo. In futuro, ben venga anche la realizzazione di un eventuale collegamento ferroviario tra L’Aquila e la Marsica, ma la priorità assoluta deve essere l’adeguamento della già esistente linea ferroviaria Roma – Avezzano – Sulmona – Pescara. L’opera è considerata strategica. Dobbiamo impedire a tutti i costi che sul raddoppio della linea ferroviaria Pescara – Roma si materializzi un movimento No – Tav, ha ricordato tempo fa l’onorevole Luciano D’Alfonso.
Il progetto presentato da RFI prevede l’abbattimento di diversi fabbricati verso Manoppello, San Giovanni Teatino e Brecciarola. Ci sarebbero delle alternative: un vecchio studio, ipotizzato dalla stessa RFI nel 2007, che prevede il passaggio in affiancamento ed attraversamento all’Interporto Valpescara di Manoppello. L’On. D’Alfonso si è espresso così:” La Regione, dal canto suo, ha il dovere di evidenziare questa grande opera infrastrutturale come la sola in grado di far nascere le “Città elettive”( Pescara-Sulmona, Sulmona-Avezzano e Avezzano-Roma). La ferroviarizzazione è il ritorno alla modernità per la qualità della vita di chi si sposta e per la liberazione dell’aria dall’inquinamento. Mettiamoci insieme su questa importante partita”.
Sembra che i fondi relativi al potenziamento della tratta ferroviaria Avezzano – Tagliacozzo non ci siano. Insomma tutti usano parole solenni sull’importanza della Roma – Pescara, ma poi non si finanziano i lavori impedendo ad Avezzano di diventare periferia di Roma e di Pescara per colpa di una Politica inconcludente. Il raddoppio ferroviario è l’unica strada per la sicurezza dei pendolari: la Pescara – Roma nel 2023 viaggia ancora sul binario unico. Eppure i fondi del Masterplan e del PNRR ci sono. Cosa aspettiamo? La mancata partenza dei lavori potrebbe causare la perdita delle risorse già stanziate. Riguardo alle scadenze temporali legate alla rendicontazione delle risorse, queste dovranno essere spese entro il 2026 . Come mai nel 1990 i treni Intercity “Gianicolo” e “Amiternus” impiegavano 3 ore nette per raggiungere Roma da Pescara e nel 2023 i treni regionali veloci impiegano circa 3 ore e 30 minuti? Sarebbe bello poter ripristinare almeno un treno veloce no – stop con tre fermate intermedie (Chieti – Sulmona – Avezzano). Basta con le promesse. A questo punto ci si chiede: ”Come mai questo tergiversare inconcludente, in un arco di tempo troppo lungo, per non dire infinito?”.