Avezzano. E’ stato interrogato in Procura l’ex assessore della giunta Floris, Vincenzo Ridolfi, coinvolto nella vicenda sulla costruzione del nuovo municipio di Avezzano. L’esponente di Fli, ex Pdl, ha respinto ogni ipotesi di illecito riguardo ai lavori per la realizzazione della nuova struttura pubblica. “Non ho mai preso soldi e mai ricevuto dei benefici dalla vicenda”, ha sottolineato davanti al sostituto procuratore della Repubblica Maurizio Maria Cerrato. L’ipotesi di reato è di truffa in concorso. L’esponente del partito di Gianfranco Fini, già responsabile marsicano di Futuro e libertà, era assessore nell’ultima legislatura con delega all’Urbanistica, Pianificazione del territorio e Patrimonio, e durante l’interrogatorio di ieri pomeriggio avrebbe chiamato in causa anche altri assessori precedenti al suo incarico e dei dirigenti del comune. I lavori, infatti, erano già iniziati durante il primo esecutivo guidato da Antonio Floris mentre Ridolfi ha è stato assessore nella seconda legislatura e fino al 2009. L’ex esponente di giunta ora è consigliere di maggioranza con l’amministrazione guidata da Gianni Di Pangrazio. Oggi sarà ascoltato proprio uno dei dirigenti del Comune che, secondo l’accusa, conoscerebbe tutto l’iter legato alla realizzazione della struttura fin nei minimi particolari. Secondo l’accusa, i costi per la realizzazione del nuovo municipio in via Aldo Moro sfiorano i 10 milioni, il doppio rispetto all’iniziale appalto. L’ipotesi di reato potrebbe essere quella di truffa ai danni del Comune. L’inchiesta vede coinvolti anche degli imprenditori tra cui Gianfranco Mascitti, il fratello Goffredo, e l’ingegner Paolo Santoro. Un avviso di garanzia è stato consegnato alla Irim srl, la società di dieci imprese che sta realizzando l’opera in via Aldo Moro.