Pescina. Gli allevatori della provincia dell’Aquila si uniscono per chiedere la tutela del settore. Tiziano Iulianella, Nunzio Marcelli, Vinicio Blasetti, Italia Romano e Daniele De Vincentis, alla luce dell’esclusione del comparto ovicaprino dagli interventi previsti dal piano strategico nazionale, hanno deciso di unirsi e coinvolgere altri colleghi del territorio per fare appello alla sensibilità della giunta regionale e riuscire a porre rimedio a questo taglio dannoso per il settore. In sostanza l’esclusione dall’accesso ai contributi pubblici è secondo gli allevatori un colpo basso perchè da una parte tira fuori un importante settore dai finanziamenti e dall’altro mette in crisi la sua sopravvivenza.
“L’esclusione del comparto ovicaprino dagli interventi previsti dal piano strategico nazionale (Psn) della politica agricola comune 2023-2027 desta forte preoccupazione tra gli allevatori dell’Abruzzo che vedranno una riduzione di circa il 40% dei pagamenti diretti”, hanno spiegato gli allevatori, “l’intervento, con il quale si intendono privilegiare gli allevamenti zootecnici che praticano il pascolamento o l’allevamento semibrado, è al momento riservato ai bovini da latte, da carne e ai suini, ma lascia fuori il comparto ovicaprino, non considerandolo come uno dei settori che può contribuire al raggiungimento degli obiettivi ambientali della politica agricola comune”. Secondo Iulianella e gli altri allevatori “una così alta riduzione di contributi pubblici comporterà una ricaduta sulla sostenibilità economica degli allevamenti ovicaprini in un momento in cui sono già provati dai rincari delle materie prime”. Proprio per questo gli allevatori si sono riuniti nei giorni scorsi a Pescina, candidata a capitale della cultura 2025, e hanno ribadito l’importanza che l’allevamento pastorale riveste nel mantenimento e nella continuità del territorio attraverso la pastorizia.
“Questa forma di attività oggi è stata fortemente penalizzata”, hanno continuato, “anche dall’atteggiamento degli enti locali, che preferiscono forme di allevamento intensivo o comunque che necessitano di meno manodopera. Facciamo appello alla sensibilità della giunta regionale e del vice presidente con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, affinché possano porre rimedio alla distruzione del settore ovicaprino abruzzese”.