Avezzano. Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, blocca la discussione del consiglio di amministrazione della Burgo sul futuro del sito marsicano. Rimandata la discussione clou per l’azienda marsicana e programmato l’incontro tra la proprietà e le parti sociali. Un sospiro di sollievo, quindi, per i dipendenti della Cartiera che temevano per la paventata chiusura del sito. Oggi, intanto, la trasferta all’Emiciclo della delegazione di amministratori e sindacati, guidata dal sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, accompagnato dal presidente del consiglio Domenico Di Berardino e dal vice sindaco Ferdinando Boccia, ha centrato un primo fondamentale obiettivo: il Presidente della Regione medierà con i vertici aziendali al fine di posticipare l’adozione del provvedimento in agenda giovedì “che”, spiega Gianni Chiodi,, “porterebbe, di fatto, alla chiusura definitiva della cartiera”.Disegno aziendale bocciato in toto anche dal consiglio regionale che, con voto unanime, ha approvato una risoluzione urgente – primo firmatario il consigliere del Pd, Giuseppe Di Pangrazio – contro la chiusura del sito. Per salvaguardare i livelli occupazionali e le prospettive industriali del sito, quindi, c’è l’impegno di tutte le forze politiche, istituzionali e sindacali. “Il sostegno by-partisan in difesa dello stabilimento marsicano”, afferma il sindaco Giovanni Di Pangrazio, “segna un nuovo corso per l’Abruzzo: le battaglie in difesa dell’occupazione e per lo sviluppo vanno combattute insieme, mettendo da parte le solite alchimie della politica. Questa è la strada giusta se vogliamo fare gli interessi dei cittadini”. Regione mobilitata, quindi, con in prima fila il massimo rappresentante istituzionale. “A questo punto”, commenta Chiodi, “ci deve essere l’impegno di tutte le forze in campo per affrontare problematiche occupazionali serie, dove la situazione di pesante crisi rischia di assumere contorni angosciosi. C’è il sostegno incondizionato della Regione a salvaguardia dello stabilimento e dei posti di lavoro. Attività che va inserita nel più ampio contesto riguardante un tavolo allargato per cui chiediamo il coinvolgimento delle forze parlamentari di tutti gli schieramenti affinché facciano la loro parte senza divisioni di colore politico, oltre alla mobilitazione territoriale, con Provincia e Comune”. Abruzzo compatto, quindi, per evitare la chiusura di un’azienda vitale per l’economia del territorio, una delle eccellenze del gruppo Burgo che dà lavoro a quasi 800 persone: 446 alle dipendenze dirette, 110 per conto di ditte esterne, più 300 nell’indotto. Uno stabilimento storico che non può essere cancellato con una semplice delibera del consiglio di amministrazione della Burgo in agenda il 5 luglio. Al summit erano presenti gli assessori regionali Angelo Di Paolo, Paolo Gatti e Gianfranco Giuliante, i consiglieri Giuseppe Di Pangrazio, Walter Di Bastiano, Daniela Stati e Giovanni D’Amico, i rappresentanti sindacali di categoria Sigismondo Sansoni (Cgil), Antonio Fiasca (Cisl) e Alfredo Moschettini Uil), l’assessore Provinciale al lavoro Claudio Tonelli e numerosi sindaci e amministratori marsicani.