Ovindoli. “Terminano i due gironi di gare a Folgaria, in provincia di Trento. Sempre in pista per la nostra federazione e per i nostri ragazzi Due giorni di gare organizzati dal
Comitato Abruzzese e dal Comitato Lazio- Sardegna con la partecipazione del Comitato Toscano. Un grazie ai club organizzatori Sci Club Ovindoli , Eur, MMCrew, a tutti gli allenatori che hanno collaborato ai giudici di gara, ai crono di Trento e al nostro referente Children Gabriele Federici”.
Così il sindaco di Ovindoli, anche presidente del Comitato regionale abruzzese della Federazione italiana sport invernali, Angelo Ciminelli, al ritorno dalle gare in Trentino, vissute da giovani atleti della Marsica.
“Sono stato invitato in municipio dal Sindaco Maicol Rech alla presenza del vice sindaco e dell’assessore allo sport”, va avanti il primo cittadino di Ovindoli, in cui gravitano gli impianti da sci del Monte Magnola, non ancora aperti agli sciatori per via prima della mancanza di neve e poi per il vento forte in quota.
“Oltre l’interessante confronto, ho ringraziato la municipalità per l’accoglienza, la disponibilità e la vicinanza dimostrata in questa occasione nei confronti dell’Appennino.
Un grazie particolare a Ruggero Carbonari per il lavoro svolto e al mio collega, il presidente del Comitato Trentino Tiziano Mellarini. In bocca al lupo a tutti gli atleti per il Trofeo Alpe Cimbra in programma, sempre a Folgaria, nei prossimi giorni. Adesso la neve è arrivata, continuiamo l’attività nel nostro amato Abruzzo”.
Complimenti ai nostri atleti per aver conquistato il podio, scrive lo Sci club Tre nevi di Ovindoli:
–Santucci Riccardo GS cat ragazzi
-Scalisi Giovanni GS cat allievi
–Santucci Riccardo GS 2 cat ragazzi
-Santucci Riccardo SL cat ragazzi
-Scuotto Tommaso SL cat ragazzi
Riccardo Santucci è uno studente della scuola media, è nella classe III D dell’istituto Vivenza- Giovanni XXIII. Edoardo Santucci e Giovanni Scalisi del Liceo Scientifico Vitruvio Pollione. Gli studenti marsicani riescono a partecipare a questo tipo di competizioni grazie al lavoro sinergico tra docenti e famiglie, che prepara i giovani atleti al mondo agonistico, a volte anche sacrificando la didattica quotidiana.