L’Aquila. Bilancio positivo, nello scorso anno, della raccolta di sangue in provincia dell’Aquila. Dal confronto col 2021 emerge un incremento di 706 sacche (+ 6.25%) per ciò che riguarda la produzione di emazie concentrate (cioè globuli rossi): 12.007 del 2022 contro 11.301 dell’anno precedente. Aumento di 213 sacche anche le emazie concentrate trasfuse (11.662 contro 11.449) e del plasma totale (137 chilogrammi, equivalente a più 4,1%.).
Il dato sulle emazie concentrate è particolarmente significativo perché nel 2022, nonostante lo stop del primo trimestre per il covid e il maggior impiego di sangue legato alla necessità di recuperare gli interventi chirurgici non effettuati per l’emergenza, la produzione è stata superiore al consumo.
Il generale andamento positivo dell’attività del servizio Immunoematologia e Trasfusionale dell’ospedale San Salvatore di L’Aquila, di cui è responsabile la dottoressa Anna Rughetti, ha prodotto ulteriori saldi favorevoli sia nel numero di emazie importate da altre Asl, 82 in meno, sia in quelle esportate, 103 in più. Il trend favorevole si è tradotto anche in una riduzione delle unità di prodotto che vengono eliminate per cause sanitarie o tecniche: 191 nel 2022 rispetto a 203 del 2021. L’unica voce col segno negativo è quella sul plasma da aferesi (da cui si ricavano gli emocomponenti utilizzati per le cure), sceso del 7%: da 785 nel 2021 a 731 nello scorso anno. E però un dato che non intacca il lusinghiero bilancio complessivo del servizio di raccolta sangue dello scorso anno, raggiunto nonostante le difficoltà dovute alla pandemia. I positivi riscontri del 2022, peraltro, consentono di cedere all’industria farmaceutica una quota di plasma per ricavarne farmaci plasmaderivati come immunoglobuline, albumina e fattori della coagulazione concentrati, indispensabili per la cura di molteplici patologie, per i quali a livello nazionale non c’è ancora l’autosufficienza.
“Gli ottimi risultati”, dichiara Rughetti, “sono da imputare all’impegno di tutto il personale delle strutture trasfusionali della Asl della provincia e delle unità di raccolta della Croce Rossa di L’Aquila e Castel di Sangro ma, soprattutto, alla grande disponibilità dei donatori di sangue a cui va il nostro particolare ringraziamento. Una sinergia tra operatori sanitari e donatori che ha consentito di portare a casa un consuntivo favorevole a dispetto dello stop dei primi mesi del 2022 a causa del covid”.