Avezzano. Viene sorpreso in possesso di una bicicletta di particolare valore poco prima asportata in via Trieste di Avezzano: tratto in arresto un pregiudicato di Luco dei Marsi, V.C. di 45 anni. Non è la trama del celebre film di Vittorio De Sica (regia, produzione e sceneggiatura) “Ladri di biciclette”, uscito nel 1948, ritenuto tra le massime espressioni del neorealismo cinematografico italiano. Non è la storia che si racconta nella pellicola girata con un’ampia partecipazione di attori non professionisti e basata sull’omonimo romanzo (1946) di Luigi Bartolini adattato al grande schermo da Cesare Zavattini. Quello che è accaduto ad Avezzano è solo uno dei numerosi casi di furti di bici che sta interessando recentemente l’intero territorio . Il tutto si è verificato nella tarda e assolata mattinata di ieri. Un professionista avezzanese si reca, con la sua bicicletta, presso un parrucchiere con laboratorio in via Trieste di Avezzano. Ovviamente lascia la sua bicicletta, vincolata con lucchetto, nei pressi all’esterno del locale. Ad un tratto si accorge che qualcuno stava “prelevando” la bicicletta e, quindi, non gli rimaneva, ripresosi dall’iniziale stupore, che recarsi presso la Stazione Carabinieri di Avezzano per denunciare l’accaduto.
Immediatamente, così come accade per ogni reato predatorio che viene denunciato, si attivava il previsto dispositivo tanto che un equipaggio dell’Aliquota Radiomobile, ricevuta la descrizione della bicicletta e di una pur sommaria descrizione dell’autore, si poneva alla ricerca del malfattore.
La oramai perfetta conoscenza del territorio poneva in condizione gli esperti militari di ipotizzare circa l’autore del reato e, per tali motivi, con tempestività si recavano verso Luco dei Marsi. In effetti, nei pressi di quella località “Petogna” veniva notato il suddetto V.C., ben conosciuto dagli operanti, che, di tutta fretta, a bordo della bicicletta in questione, stava “rientrando” a Luco dei Marsi. Lo stesso, fra l’altro, era in possesso di un attrezzo utilizzato per tranciare il lucchetto della bicicletta. Accompagnato presso la caserma di Avezzano lo stesso veniva dichiarato in arresto per “furto aggravato” anche tenendo conto che la bicicletta in questione, del valore di circa 700 euro, veniva riconosciuta dal proprietario al quale era stata sottratta e a cui veniva restituita solo dopo poco più di un’ora dal furto. V.C. veniva tratto in arresto, altresì, per aver violato la norma prevista dall’attuale “codice antimafia” per quanto concerne le “misure di prevenzione personali”. Infatti lo stesso, avendo commesso un reato ed essendosi allontanato dal comune di Luco dei Marsi dove doveva permanere, ha violato le prescrizioni relative alla sottoposizione della “sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza” applicatagli già da qualche mese. L’arrestato, dopo le formalità di rito, veniva associato presso la Casa Circondariale di Avezzano a disposizione del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Avezzano, Dr. Guido Cocco, titolare del relativo procedimento penale.