Luco dei Marsi. “Abbiamo visto la partita nei bar, ai maxi schermo, ora faccio una doccia al volo e andiamo tutti insieme in piazza ad Avezzano”.
Zac ha 27 anni, lavora in un negozio di parrucchieri a Luco dei Marsi, uno dei paesi della Marsica con una maggiore presenza di marocchini. Sono per lo più braccianti del Fucino i primi nord africani arrivati nella Marsica per lavorare nei campi ma con gli anni i cittadini magrebini si sono integrati con la comunità in tutto e ormai non lavorano più solo la terra.
La sua voce al telefono è ancora un po’ incredula. La Nazionale del Marocco è arrivata in semifinale ai Mondiali di calcio che si stanno disputando in Qatar, con una vittoria che ha regalato tanti sogni anche a molti giovani. Zac è nato in Italia, i suoi genitori sono marocchini ma ha anche tanti amici italiani. “Certo che hanno festeggiato con noi”, racconta emozionato, “abbiamo visto la partita tutti insieme. È la prima volta che una squadra africana arriva a un traguardo così importante ai Mondiali. Siamo orgogliosi. Gioco a calcio e ho sempre seguito tutte le squadre”.
Zac ha tanti amici italiani e non ha accento che fa pensare all’arabo. Ma lo parla chiaramente, si sente mentre parla con i genitori che lo vedono rientrare. È felicissimo e ora aspetta la super finale. “In momenti come questi ci sentiamo ancora più vicini come comunità. Penso al Marocco come alla mia terra, alle mie origini”.
Alla domanda se pensa che il Marocco conquisterà il Mondiale, risponde: “Il pallone è rotondo, tutto può succedere. Ci vuole sicuramente anche un po’ di fortuna e magari la avremo”.