Avezzano. “La Giornata Internazionale della Colletta Alimentare, promossa dalla Fondazione Banco
Alimentare, giunge oggi alla sua ventiseiesima edizione”, scrive il comunicato. “In diversi supermercati del comprensorio marsicano è possibile fare una spesa di alimenti non deperibili che saranno poi donati ai più bisognosi, coloro che versano in una grave situazione di indigenza. Il Liceo Statale Benedetto Croce ha aderito, come di consueto, a questa lodevole iniziativa solidale che rientra, inoltre, tra i progetti PCTO d’istituto, (percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento), grazie al BANCO DI SOLIDARIETÀ DELLA MARSICA GIOVANNI PAOLO II. Docenti, alunni, personale tecnico e amministrativo, collaboratori scolastici hanno contribuito alla raccolta di alimenti a lunga conservazione, dando vita a un vero e proprio carrello solidale di istituto”.
“Gli studenti delle classi quarte del Liceo, accompagnati dai docenti Daniela Clementi, Federica Giolitti e Stefano Prezioso, si sono fatti testimoni nei diversi supermercati di Avezzano e dintorni di quello slancio solidale volto a tendere la mano all’altro”, prosgue il comunicato, “sensibilizzando i clienti e invitandoli a compiere il gesto più semplice di carità: donare del cibo a chi è in difficoltà. Il Liceo Statale Benedetto Croce promuove così il Learning Service, unendo quindi il Service (la cittadinanza, le azioni solidali e il volontariato per la comunità) e il Learning (l’acquisizione di competenze professionali, metodologiche e sociali), affinché gli studenti possano sviluppare le proprie conoscenze e competenze attraverso un servizio solidale alla comunità. Una giornata emozionante con l’obiettivo di contrastare l’individualismo e costruire un mondo più equo e più giusto! Complimenti ai ragazzi, ai loro docenti e al dirigente scolastico Attilio D’Onofrio”.
“Fatigate per il vostro interesse… ma non vogliate fare l’altrui miseria; e se potete, e quanto potete, studiatevi di fare gli altri felici. […] È legge dell’universo che non si può far la nostra felicità senza far quella degli altri”. (Antonio Genovesi)