Roma. Dopo avere ucciso tre donne in pieno giorno nel quartiere Prati, l’omicida si sarebbe rimesso al volante della sua macchina ma, sul grande raccordo anulare, avrebbe avuto un incidente e, su un taxi, avrebbe poi raggiunto, in via Milazzo (zona Termini), l’amica cubana con la quale mercoledì 16 novembre, il giorno precedente i delitti, aveva consumato massicce dosi di droga.
Questa la ricostruzione dei fatti che sta emergendo nel corso dell’indagine.
Ieri, la Toyota IQ del sospettato, Giandavide De Pau, è stata recuperata dagli investigatori in un deposito giudiziario sulla Prenestina e, a bordo, sono stati effettuati i rilievi della scientifica: nella parte posteriore dell’auto, tra i sedili e il bagagliaio, è stato rinvenuto un coltello da cucina. Potrebbe essere proprio l’arma utilizzata per uccidere le tre donne, si attendono gli esiti delle analisi. Nell’abitacolo, sarebbero stati recuperati anche dei preservativi non utilizzati.
Nel frattempo i magistrati, coordinati dal procuratore Francesco Lo Voi, hanno inviato al gip la richiesta di convalida del fermo di De Pau. L’udienza avrà luogo nei prossimi giorni, mentre domani sarà nominato il medico legale per effettuare l’autopsia sulle vittime, tra l’altro necessaria per accertare se le tre donne siano state massacrate con la stessa arma. Per il momento, De Pau è accusato di triplice omicidio aggravato.
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