Avezzano. Giovedì 22 settembre, alle ore 16, nella sala consiliare del Comune di Avezzano, avrà luogo la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra Rete Destinazione Sud, network di imprese del ramo turistico di caratura nazionale e 50 amministrazioni della Regione Abruzzo, tutte ospitate dalla città capofila della Marsica.
Avezzano entrerà a far parte ufficialmente, assieme agli altri 50 enti comunali, del progetto ideato proprio da Rete Destinazione Sud, che va ad identificare il 2023 come l’anno del Turismo di Ritorno.
“Ma cosa significa nella pratica? – dice l’assessore alle politiche turistiche di Avezzano, Patrizia Gallese – Significa, innanzitutto, tornare a connettersi con il proprio territorio e riandare alla scoperta delle proprie origini. Il turismo di ritorno mira a riportare ‘a casa’ tutti i connazionali che nel corso delle varie epoche hanno deciso di trasferirsi all’Estero e ora sono residenti lì. Sono italiani trapiantati altrove di seconda, terza e quarta generazione. I connazionali che vivono fuori Italia avranno piacere di tornare nei loro luoghi dell’infanzia se noi, come amministrazioni e, quindi, come cabine di regia, facciamo promozione, abbiamo cura del nostro territorio, prevediamo una politica di investimenti dal punto di vista della riqualificazione e della riscoperta delle nostre
bellezze, come d’altronde la nostra Amministrazione sta già facendo. Un esempio per tutti: il corposo progetto di restyling della Collegiata di San Bartolomeo: manca davvero pochissimo per la consegna del cantiere alla ditta; verrà
riqualificata un’area – avverte ancora la Gallese – storica e immortale della nostra città, nei pensieri di tutti, anche di chi vive oggi a migliaia di chilometri di distanza”.
Tanti Comuni, anche dalla Marsica, hanno aderito al protocollo d’intesa con Rete Destinazione Sud, che ingloba tour operator, agenzie di viaggio, strutture ricettive, ma anche ristoratori, società di trasporto e reti d’impresa di tutta Italia. Il Comune di Avezzano sarà il primo palco del territorio marsicano per il lancio di questo percorso originale, che si basa su due passaggi fondamentali:
– Step 1, rilanciare l’immagine del Paese all’Estero, attraverso forme di turismo e investimenti intelligenti.
– Step 2: attivare percorsi di export, incontri commerciali e collaborazioni continuative tra Italia ed Estero.
“Si tratta – spiega ancora l’assessore Gallese – di un protocollo di assoluto valore turistico, commerciale e sociale; parliamo della creazione di una rete che punti anche a valorizzare le figure qualificate del settore del turismo e della cultura in Italia”.
Guardare ancora più lontano, quindi, grazie al piccolo: grazie ai borghi, alle case paterne e materne, alle torri, ai castelli e alle mura di una volta.
“L’Amministrazione, con questa adesione, intende valorizzare e promuovere, come è nei suoi programmi e nelle sue linee di indirizzo, la valorizzazione turistica e culturale del territorio”, conclude l’assessore.
In tutta Italia, verranno realizzati oltre 500 eventi nel corso del 2023. È prevista anche l’attivazione del premio “Ambasciatori d’Italia”. L’iniziativa del Turismo di Ritorno è partita ufficialmente nel 2019 con una prima
presentazione a Milano. Gli eventi, dopo una prima fase di progettazione e di coordinamento, dovranno essere
realizzati nel periodo compreso tra marzo 2023 e gennaio 2024. In base alla tabella di marcia nazionale del turismo di ritorno, verranno realizzati programmi di scambio professionale e imprenditoriale, creando opportunità di lavoro e formazione, in collaborazione con reti d’imprese, associazioni e università che hanno aderito alla Rete.
Inoltre, verranno realizzati anche programmi di scambio tra giovani italiani all’Estero che desiderano venire in Italia per conoscere i borghi e lavorare nei luoghi dove sono diventati grandi i loro nonni.