Avezzano. Le telecamere di sorveglianza presenti lungo la superstrada Cassino-Sora hanno ripreso l’auto che ha travolto e ucciso Dana Zaharie. L’automobilista viaggiava in direzione Avezzano e potrebbe essere uscito nella Valle Roveto. Ricerche sono in corso anche nella Marsica.
Un futuro promettente da artista quello della giovane Diana, una vita spezzata troppo presto quella di Diana, la 23enne investita sulla superstrada all’altezza di Cassino, in direzione Avezzano, nella notte tra l’11 ed il 12 settembre scorso. Amava la sua casa e i suoi animali ed è per questo che alla fine di luglio aveva scritto sul suo profilo Facebook un annuncio affinché qualcuno si occupasse della sua umile casa della Romania e del suo gattino: “Cerco qualcuno che si prenda cura della mia casa e degli animali dal 7 al 21 agosto, in una tranquillissima e serena Luna de Jos, a 30 chilometri da Cluj”. Aveva quindi intenzione di fare un viaggio ma non poteva immaginare che non sarebbe mai rientrata a casa.
Le telecamere di sorveglianza e controllo presenti lungo la superstrada Cassino-Sora hanno ripreso l’auto che ha investito la ragazza e che è rimasta danneggiata nel paraurti e nei fanalini, lasciando dei pezzi a terra. L’autopsia avrebbe sciolto i dubbi sulle cause della morte. Il medico legale incaricato dalla procura di Cassino, Vincenzo Caruso, ha confermato che la ragazza è morta all’istante proprio a causa dell’impatto contro il cofano della macchina che poi è fuggita. Sull’asfalto, oltre che al corpo senza vita della giovane artista, anche frammenti di paraurti e fanalino.
I carabinieri della Compagnia di Cassino ed il magistrato Emanuele De Franco stanno stringendo il cerchio attorno al proprietario dell’auto che ha le ore contate e che rischia l’imputazione di omicidio stradale.
“Diana Zaharie è stata nostra studentessa per due anni”, scrivono dall’Università di Arte e Design di Cluj-Napoca, città della Romania nord-occidentale e capitale della Transilvania, “le insegnanti che hanno lavorato con lei in questo periodo hanno notato la sua vitalità, il coinvolgimento nello studio e il forte bisogno di affinare la sua tecnica pittorica per creare l’immagine perfetta. Buon viaggio Diana. Che Dio ti riposi in pace”. E per soddisfare questa voglia di affinare la sua arte aveva deciso di viaggiare, arrivando anche in Italia.