L’Aquila. Prende il via l’esecuzione dell’appalto innovativo per la realizzazione del progetto di ricerca e sviluppo “Applicazioni innovative di Realtà Virtuale e Aumentata per persone con una condizione dello spettro autistico (ASC)”, promosso da Agenzia per l’Italia digitale (Agid) e ministero dell’Università e della Ricerca (Mur)
Il team di ricerca sull’autismo dell’Università dell’Aquila, con la partnership del Centro riferimento regionale autismo dell’Abruzzo, è responsabile scientifico della compagine prima classificata nella graduatoria nazionale.
L’iniziativa, del valore di oltre 4 milioni di euro, prevede lo sviluppo e la sperimentazione di applicazioni innovative di realtà virtuale e aumentate destinate alle persone con disturbo dello spettro autistico, nel contesto familiare e sociale in cui vivono.
La sperimentazione del gruppo di ricerca aquilano – costituito dai professori Monica Mazza (responsabile scientifica), Marco Valenti (manager ricerca clinica), e Laura Tarantino (sviluppo soluzioni di realtà virtuale) – verrà condotta su disegno sperimentale dapprima nel territorio del Salento (capofila del programma nazionale), con sperimentazione di controllo nel territorio abruzzese, e quindi estesa all’intero territorio nazionale.
Le date previste per l’avvio di questa prima fase di appalto sono il 6 e 7 settembre nel Comune di Casarano, in provincia di Lecce, con un evento pubblico di presentazione del progetto, aperto alla cittadinanza e alla stampa, alla presenza di rappresentanti istituzionali di MUR, AgID e con il coinvolgimento delle associazioni di famiglie sul territorio. Successivamente, sulla base dell’esito della sperimentazione, l’adozione di questi nuovi strumenti sarà promossa sul territorio nazionale.
L’APPALTO
Nato dalla collaborazione tra MUR e AgID nell’ambito del Programma Operativo Complementare (POC) Ricerca e Innovazione 2014-2020, l’appalto sta ora confluendo in Smarter Italy, il programma di appalti innovativi finanziato dal Ministero dello sviluppo economico, dal Ministero dell’università e della ricerca e dal Dipartimento per la trasformazione digitale e attuato dall’Agenzia per l’Italia Digitale.
L’appalto d’innovazione pre-commerciale, del valore complessivo di 4,36 milioni di euro, ha l’obiettivo di sviluppare e valutare nuove soluzioni tecnologiche da mettere a disposizione della comunità e delle istituzioni: le associazioni, le famiglie, le scuole e le strutture sanitarie e di assistenza.
La condizione dello spettro autistico è una delle disabilità più gravi che si manifestano in tenerissima età e permane per il resto della vita. Le tecnologie per l’interazione uomo-macchina, come la realtà virtuale, la realtà aumentata e similari, si stanno dimostrando utili negli interventi terapeutici, in quanto la simulazione di situazioni quotidiane è risultata, in genere, un modo efficace per promuovere e migliorare l’inserimento sociale.
LA GARA
Complessivamente, alla gara hanno partecipato 78 soggetti, di cui il 37% piccole medie imprese, il 28% università e centri di ricerca, il 14% grandi aziende, il 12% Onlus, il 6% Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico e il 3% enti privati di ricerca.
Ad esito della valutazione, sono stati selezionati 8 raggruppamenti vincitori, ciascuno con un proprio programma di ricerca. Primo classificato è risultato il consorzio costituito da Università dell’Aquila (team autismo), Links Spa, E-Result Srl e RINA Consulting Srl.
IL TEAM UNIVAQ
Il team autismo di UnivAQ è costituito dai professori Monica Mazza (dipartimento DISCAB, e responsabile scientifica del progetto per il consorzio), Marco Valenti (dip. DISCAB, direttore del Centro di Riferimento Regionale Autismo, e manager della ricerca clinica sul campo) e Laura Tarantino (dipartimento DISIM, per lo sviluppo delle soluzioni di realtà virtuale).
Con questo appalto innovativo, in cui UnivAQ entra quale protagonista di primo piano con il suo team di ricerca, si inaugura un nuovo approccio in tema di appalti pubblici dedicato alla Social Innovation, in cui l’innovazione tecnologica è al servizio delle persone e delle famiglie, in linea con la Legge delega 21 giugno 2022, n. 78 per la riforma del codice dei contratti pubblici, in cui per la prima volta compare in maniera esplicita l’appalto per il sociale.
Come riportato nel comunicato ufficiale di Agid, “l’insieme degli aggiudicatari rappresenta una sintesi del meglio che il nostro Paese è in grado di esprimere in termini di competenza scientifica, tecnica e industriale sul tema. Sono presenti grandi aziende di informatica insieme a centri di ricerca di eccellenza, università, startup e ONLUS, a dimostrazione che anche nel mondo degli appalti è possibile costituire soggetti offerenti che rappresentano comunità e che fanno sistema”.