Avezzano. Due colombe bianche, tra le mani che tremavano per la commozione di due amiche, che a stento sono riuscite a contenere le lacrime. Quel volo emozionante per ridare speranza a quei tanti bambini e adolescenti, per una perdita che sarà incolmabile, dolorosa, inspiegabile. E poi quella colomba che è atterrata tra la folla e che si è intrufolata sotto il carro funebre, accompagnando la bara della piccola Alessia fino alla strada per il cimitero.
“Ale, come farò senza di te, con chi riderò, con chi piangerò, con chi farò le pazzie, con chi passerò la mia adolescenza, la mia vita? Da nove anni sei la mia vita, vola in alto patatina e pensami”. Le struggenti parole pronunciate tra le lacrime dall’amica del cuore della 12enne morta mercoledì scorso nell’oratorio della chiesa parrocchiale di San Pelino, frazione di Avezzano, dopo essere stata travolta da un’altalena in legno sulla quale stava giocando.
“Cara Alessia”, ha detto un emozionato vescovo dei Marsi, che ha accompagnato passo per passo don Antonio Allegritti, il parroco di San Pelino, non lasciandolo mai solo in questi giorni, “prenditi cura dei tuoi amici che tanto ti vogliono bene, sarai sempre nei nostri cuori ti hanno scritto, a te chiedo di vigilare sui bambini che soffrono in qualunque angolo della terra. Sono certo che appena sei arrivato in paradiso hai chiesto a Gesù di consolarli”.
Presente alla cerimonia anche tutta la comunità di origine albanese, della stessa nazionalità della famiglia della piccola Alessia.
Il vescovo ha anche ammonito sul fatto che non è questo il momento delle divisioni. “Sono rimasto colpito dalla compostezza nel dolore”, ha anche detto il vescovo Massaro rivolto ai famigliari della piccola, “oggi abbiamo bisogno che voi diciate a noi che non bisogna perdere la speranza per la vita. Il ricordo di Alessia vi spinga ad amare ancora di più e a comprendere meglio le angosce e le sofferenze”.
La messa di riuscita ci sarà nella Parrocchia di San Pelino sabato prossimo.